Gravidanza dopo il tumore all’utero: i 30 casi di fertility sparing surgery al Policlinico di Bari

In Puglia si usa una tecnica per preservare la fertilità delle pazienti con carcinoma. Ecco come funziona

Il Policlinico di Bari ha trattato con successo nel 2022 trenta casi di gravidanze dopo un tumore all’utero. Grazie alla fertility-sparing surgery, una tecnica volta a preservare la fertilità nelle pazienti con carcinoma cervicale allo stadio iniziale. «Abbiamo effettuato 30 interventi di trachelectomia semplice, una procedura che lascia in sede l’utero asportando solo la cervice, e un caso di trachelectomia radicale con linfoadenctomia laproscopica, ovvero la rimozione dei linfonodi sentinella, in donne giovani con carcinoma cervicale in stadi iniziali», spiega il professor Ettore Cicinelli, direttore dell’unità operativa di ostetricia e ginecologia dell’ospedale. «Le pazienti hanno avuto un trattamento esaustivo dal punto di vista oncologico e sono attualmente in follow up con conservazione in tutti i casi della loro fertilità», spiega Cicinelli. La preoccupazione di non riuscire ad avere figli dopo il trattamento rimane una delle paure primarie nelle donne con diagnosi sotto i 40-45 anni. Perché il trattamento dei tumori ginecologici tradizionale può implicare sterilità permanente. «L’indicazione di una chirurgia conservativa per ogni singola paziente viene valutata da un team multisciplinare composto da ginecologo, oncologo, anatomo-patologo, radiologo attraverso la valutazione degli esami diagnostici insieme ai risultati della diagnostica per immagini», conclude il dottore.


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