Kiev verso il boicottaggio delle Olimpiadi a Parigi, la mossa contro il ritorno dei russi ai Giochi: prime adesioni dall’Europa

Si apre la crisi per i Giochi di Parigi: alcune nazioni, come Danimarca e Norvegia, si sono già dette vicine alla posizione Kiev

L’Ucraina si prepara a boicottare le Olimpiadi di Parigi 2024. «Sappiamo quanto spesso i tiranni cerchino di piegare lo sport ai loro interessi ideologici. Ed è ovvio che qualsiasi bandiera neutrale sventolata dagli atleti russi sarebbe macchiata di sangue. Invito il signor Thomas Bach nella nostra Bakhmut devastata dalle bombe perché possa vedere con i propri occhi che la neutralità non esiste». Così Volodymyr Zelensky ha messo all’angolo il presidente del Comitato Olimpico Nazionale chiudendo ogni eventuale negoziazione sulla partecipazione di sportivi russi e bielorussi ai Giochi. Nel caso in cui il Cio decidesse, invece, di riammettere gli atleti di Putin, si va verso un boicottaggio che verrà votato formalmente venerdì prossimo, dal comitato olimpico ucraino. Il tutto nasce dalla proposta ribadita in più occasioni da Bach di far partecipare russi e bielorussi, ma a titolo individuale e neutrale. Il giorno in cui è iniziata la guerra fu lo stesso Thomas Bach ad aver bandito Russia e Bielorussia dall’organizzazione di qualsiasi competizione sportiva a livello internazionale e vietato agli atleti dei due Paesi di partecipare ai Mondiali e alle Olimpiadi.


Si apre la crisi: le nazioni a favore del boicottaggio

Lo scorso dicembre il presidente del Cio aveva dichiarato che, a suo avviso, «a nessun atleta dovrebbero essere vietati i Giochi in ragione del suo passaporto perché lo sport non deve essere mai coinvolto in vicende politiche». Un’opzione per Kiev da escludere in toto. Si apre così una potenziale crisi per le Olimpiadi. Anche perché alcuni governi sportivi, come Danimarca e Norvegia, hanno già fatto sapere che aderiranno al boicottaggio annunciato dall’oro olimpico nella lotta e membro del parlamento ucraino, Zhan Beleniuk. Mentre il comitato olimpico della Finlandia è diviso. Infine, anche l’Australia ha dichiarato il suo «sostegno incrollabile» a Kiev.


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