Juve, i sospetti di Santoriello su “strane manovre”: «Sconfitta a Madrid, perde il 20% in Borsa e cede giovani mai sentiti a Samp e Genoa» – Il video

In un altro frammento dell’intervento del 2019 in cui confessava di “odiare” i bianconeri, il pm di fede napoletana raccontava gli intrecci sospetti tra performance in campo, andamento finanziario e operazioni di calciomercato. Ma la ricostruzione non quadra

Le “attenzioni” che Ciro Santoriello, il pm dell’inchiesta-plusvalenze sulla Juventus, dedicava al club bianconero derivavano solo dalla sua approfondita attività d’indagine, o anche da un atavico odio personale e sportivo per la Vecchia Signora? È il dubbio che circola, tra i tifosi bianconeri e non solo, da ieri sera, quando è rimbalzato su tutte le chat e sul web un video del 2019 – ripescato da alcuni account Twitter di fede juventina – in cui il magistrato confessava candidamente di essere «tifosissimo del Napoli» e di «odiare la Juventus». Dichiarazioni rese di fronte a una platea professionale riunita a Milano per un convegno dedicato alla  «prevenzione degli illeciti tra giustizia penale e sportiva». Ma l’intervento di Santoriello in quella sede era ben più lungo e circostanziato. In un altro passaggio della sua relazione, qui diffuso, il magistrato fornisce la sua ricostruzione sulle manovre finanziarie azzardate dei vertici bianconeri, che mescolavano in maniera sospetta, a suo dire, performance sul campo, strategie di calciomercato e andamento finanziario.


Manovre sospette

«Sul punto delle plusvalenze non si deve scherzare, perché quando si è società quotate aprono profili particolarmente problematici», apre il ragionamento Santoriello. «Per esempio bisognerebbe evitare di cominciare a scambiarsi campioncini in erba con il Genoa a prezzi folli il giorno dopo che si è perso 2 a 0 a Madrid e la Borsa ti ha penalizzato del 30%». Il riferimento del magistrato della procura di Torino era alle manovre di calciomercato perseguite nei giorni della sconfitta agli ottavi di Champions League per mano dell’Atletico Madrid (20 febbraio 2019: la Juventus ribaltò poi il risultato tre settimane dopo a Torino, sconfiggendo gli spagnoli per 3-0 con una tripletta di Cristiano Ronaldo ed accedendo così ai quarti). «La Juventus cosa ha fatto: perde a Madrid, si profila l’eliminazione dalla Coppa, il mercato penalizza (in Borsa, ndr) la Juventus del 20%», prosegue la ricostruzione dei fatti il pm. «Ora sarà un caso ma da quel giorno in poi fanno tre scambi con la Sampdoria e con il Genoa di giocatori mai sentiti che di punto in bianco valgono 50 milioni di euro».


Drizzate le orecchie, racconta Santoriello, la procura di Torino aprì un fascicolo con l’ipotesi di falso in bilancio e lo richiuse il giorno stesso, perché non c’era evidenza di tale reato. Ma quelle manovre configuravano invece secondo il magistrato una «turlupinazione ai danni dei soggetti che acquisiscono azioni della società». Valutazione d’insieme di Santoriello sul caso di specie delle manovre juventine: «Se questi truschini voglio farli per portarmi avanti, sarebbe quanto meno il caso di evitare di farli in momenti in cui è particolarmente evidente non dico la loro censurabilità, ma la loro.. così.. stranezza». E più in generale, sugli intrecci sospetti tra calcio e finanza, la conclusione del pm era tranchant: «Come diceva Guido Rossi (il commissario straordinario della Figc che nel 2006 decretò la revoca del precedente scudetto alla Juventus e la sua retrocessione in Serie B, ndr) le società di calcio dovrebbero essere espulse dal mercato borsistico».

La ricostruzione di Santoriello è messa in dubbio dai tifosi juventini. L’account Ju29ro, che ha ripescato e diffuso i frammenti video, fa notare come gli scambi di giovani promettenti con Sampdoria e Genoa precedessero la partita contro l’Atletico di diverse settimane: l’acquisto di Niccolò Rovella e la cessione contestuale di Manolo Portanova ed Elia Petrelli al Genoa furono annunciate il 29 gennaio 2021, la messa a punto del prestito con diritto di riscatto di Emil Audero alla Samp il giorno successivo, la cessione al Genoa del centrocampista Stefano Sturaro il 6 febbraio. Due settimane prima che si profilasse la (poi scongiurata) eliminazione agli ottavi di Champions League. Indagini o ossessione sportiva?

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