Tajani difende Meloni: «Il governo non è isolato, da Macron una gaffe diplomatica»

La lite dopo la visita di Zelensky a Parigi

Quello di Emmanuel Macron è stato un errore. Anzi, una gaffe diplomatica. Che non va nella direzione di rafforzare l’Europa e a favore della libertà dell’Ucraina. Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani va all’attacco in un’intervista al Corriere della Sera dopo la lite tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la Francia. Scaturita dal mancato invito all’Eliseo alla premier e a Olaf Sholz per l’incontro con il premier dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Anche se Tajani nel colloquio con Virginia Piccolillo definisce Parigi ancora come «una grande democrazia amica». Per il vicepremier «non c’è nessun problema sull’Ucraina. Continueremo a sostenere la lotta di libertà di quel paese». Ma l’Italia non è isolata, sottolinea Tajani. Perché ha «un ruolo da protagonista a cui continuiamo a lavorare. Abbiamo l’appoggio degli Stati Uniti. Proprio ieri abbiamo rafforzato le sinergie strategiche con il Regno Unito. Con il quale c’è piena sintonia sui rapporti con la Nato, sulla questione migranti, sulle politiche nei Balcani, per la Libia, sulla pace in Medioriente, sulla questione energetica. Il Regno Unito ci considera un partner di primo livello e noi consideriamo loro così». Infine, il vicepremier rimarca che l’Italia non è isolata. Ma sta costruendo un anche un asse con il Regno Unito, Tajani conferma che si sta concretizzando il nuovo invio di armi all’Ucraina: «Il decreto c’è già. È stato pubblicato in Gazzetta. Sono invii scaglionati. Ci vorrà qualche settimana. Ma problemi non ce ne sono».


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