Firenze, nuovo blitz di Ultima Generazione, imbrattato il palazzo della Regione: «Basta sussidi ai combustibili fossili» – Il video

Nel suo comunicato, il collettivo fa notare che «lo Stato italiano paga 18,8 miliardi l’anno di soldi pubblici per incentivare i combustibili fossili»

Ultima Generazione non si ferma più. E questa volta imbratta il portone del Consiglio Regionale della Toscana, a Firenze. Questa mattina, intorno alle 8, quattro persone – un uomo, due ragazzi e una ragazza – hanno lanciato vernice gialla e rossa contro la facciata di Palazzo Panciantichi ed esposto uno striscione con il messaggio: «Stop sussidi ai fossili» con il quale Ultima Generazione lancia un appello affinché i soldi pubblici non vengano utilizzati per finanziare investimenti nelle fonti fossili, tra cui il gas naturale. Nello specifico, l’azione nel capoluogo toscano esprime la contrarietà del collettivo ambientalista alla messa in opera del rigassificatore di Piombino. I due 21enni, tra cui il portavoce Simone Ficicchia, la 23enne, e il 42enne che si sono poi seduti di fronte al palazzo imbrattato, sono stati portati via dai Carabinieri mentre facevano resistenza passiva e sono stati denunciati dall’autorità giudiziaria in stato di libertà per vari reati, mentre gli estintori utilizzati nella dimostrazione di dissenso sono stati sequestrati dei Carabinieri del comando provinciale di Firenze.


«Quasi 19 miliardi l’anno di incentivi ai combustibili fossili»

«Non paghiamo il fossile! Questa vernice domani non ci sarà più, ma le mani della nostra classe politica rimarranno sporche di sangue se nei prossimi anni continuerà a finanziare con sussidi pubblici i combustibili fossili», ha detto Ficicchia davanti al Palazzo della Regione Toscana. Mentre nel proprio comunicato, il collettivo fa notare che «lo Stato italiano paga 18,8 miliardi l’anno di soldi pubblici per incentivare i combustibili fossili. Nel 2021 sono stati investiti più di 40 miliardi di euro in sussidi ambientalmente dannosi (SAD)». Il blitz arriva a poche settimane dall’altra azione del gruppo a Firenze, che aveva imbrattato la sede del Mef il 22 gennaio scorso per chiedere lo stop al carbone e 20GW di rinnovabili al più presto.


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