India, blitz del fisco negli uffici della Bbc dopo la messa in onda di un documentario su Modi

Il ministero dell’Informazione indiano ha vietato la diffusione nel Paese del lungometraggio “The Modi Question” incentrato sulle responsabilità di Modi nell’uccisione di centinaia di musulmani

Blitz delle autorità fiscali indiane negli uffici della Bbc a New Delhi poche settimane dopo la messa in onda di un documentario critico nei confronti del primo ministro, Narendra Modi. A darne notizia è la stessa emittente che si è detta disponibile a «collaborare pienamente» con le autorità. Secondo i dipendenti della Bbc, più di una dozzina di funzionari indiani avrebbero sequestrato telefoni e documenti ai giornalisti e messo i sigilli alla redazione di Delhi. «C’è un raid del fisco in ufficio, stanno confiscando tutti i telefoni», ha detto un redattore dell’emittente. Gli ufficiali, dal canto loro, hanno invece spiegato ai media locali che si tratterebbe di una perquisizione facente parte di una più ampia indagine fiscale sulle operazioni commerciali dell’emittente in India. 


II documentario censurato dal governo di Modi

Il blitz arriva pochi settimane dopo la messa in onda del documentario The Modi Question, incentrato sulle responsabilità di Modi nell’uccisione di centinaia di musulmani durante gli scontri avvenuti nel 2002 nello stato indiano del Gujarat, di cui al tempo era governatore. Il lungometraggio dell’emittente – uscito il 17 gennaio scorso – ha rivelato un documento del Foreign Office del Regno Unito in cui si riteneva il governo di Modi, nazionalista-induista, «direttamente responsabile» per «l’atmosfera di impunità» in cui vennero compiute le violenze. Il rapporto afferma inoltre che «il livello di violenza è stato di gran lunga superiore rispetto a quanto riferito» e, inoltre, che Modi ordinò ai funzionari di non intervenire per difendere i musulmani. Tale documento, spiega la Bbc, faceva parte di un’inchiesta ordinata dall’allora ministro degli esteri del Regno Unito Jack Straw in cui si evidenziava come «lo scopo delle rivolte era eliminare i musulmani dalle aree indù» e che le violenze compiute dagli induisti contro i musulmani hanno «tutti i segni le caratteristiche della pulizia etnica». Tuttavia, Modi, che tra poco più di un anno dovrà affrontare le elezioni nazionali, ha sempre sostenuto che le accuse a suo carico siano false. E proprio sulla base di tali argomentazioni, il ministero dell’Informazione indiano ha vietato la diffusione nel Paese del documentario in questione. Per vietare la messa in onda Delhi avrebbe fatto ricorso a una legge introdotta dallo stesso primo ministro nel 2021 che dà al governo il diritto di bloccare la circolazione di determinate informazioni in casi ritenuti «di emergenza». 


Foto di copertina: GUARDIAN | La polizia fuori dagli uffici della BBC a Delhi

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