Caso Cospito, Andrea Delmastro è indagato per rivelazione del segreto. FdI lo difende: «Le carte non erano secretate»

Protestano i capigruppo meloniani di Camera e Senato, Tommaso Foti e Lucio Malan, che dicono di aver saputo dell’indagine sul sottosegretario dai giornali: «L’indagine sarebbe coperta dal segreto. Bel cortocircuito».

Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove è stato iscritto al registro degli indagati della procura di Roma per rivelazione del segreto d’ufficio. La decisione dei pm è preliminare al fatto che l’esponente politico sia ascoltato, probabilmente domani, e l’interrogatorio deve avvenire con tutte le garanzie del caso (a partire dalla presenza di un avvocato di fiducia). Era stato il segretario dei Verdi, Angelo Bonelli, a presentare una denuncia in tribunale nei confronti di Delmastro accusandolo di aver passato al collega di partito (e coinquilino) Giovanni Donzelli, le trascrizioni delle intercettazioni ambientali nei confronti del detenuto al 41bis Alfredo Cospito in cui quest’ultimo riceveva la solidarietà da esponenti della criminalità organizzata per il suo sciopero della fame, ora parzialmente interrotto, contro il regime di massima sicurezza a cui è sottoposto. Donzelli aveva poi usato quelle trascrizioni in aula per attaccare il Pd e accusarlo di aver solidarizzato con un criminale in combutta con la mafia, quando alcuni deputati erano andati a visitarlo in carcere a Sassari. Sulla stessa vicenda, la Camera ha anche istituito un giurì d’onore con il compito di indagare se Donzelli abbia esercitato il suo legittimo diritto di critica politica o sia andato oltre e sia quindi passibile di una denuncia (eventuale) per diffamazione.


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