Il ritorno di Ilaria Capua in Italia: «Ho superato il mio incubo, ora voglio trasformarlo in un’opportunità»

Insegnerà alla John Hopkins di Bologna.; la nuova sfida professionale al di qua dell’oceano

La scienziata Ilaria Capua ritorna in Italia. Nel 2016 si era trasferita negli Stati Uniti. Due anni prima venne coinvolta in un’inchiesta con l’accusa di aver attentato alla salute del paese. Dall’indagine uscì prosciolta. Ma intanto era andata a vivere (e a lavorare) in Florida. E aveva anche lasciato il posto di deputata: «Rassegno le mie dimissioni. È stata una decisione sofferta e ponderata che si è articolata intorno alla parola “rispetto”. Quando sono entrata qui ero una scienziata conosciuta e stimata, piena di buoni propositi. Dopo circa un anno dalla mia elezione sono stata travolta da una indagine giudiziaria. È stato un incubo senza confini e una violenza che mi ha segnata per sempre». Ora sarà Senior Fellow of Global Health per la John Hopkins Sals Europe University a Bologna.


Sette anni dopo

«La vita professionale procede per fasi e cicli. Dirigere il Centro One Health in Florida è stata un’esperienza importante e intensa che oggi rappresenta la base per spingere in avanti nuove idee. Ora, vedo per me nuove sfide professionali al di qua dell’Oceano», sostiene oggi Capua nell’intervista rilasciata a Paola Pica per il Corriere della Sera. Mentre sul suo calvario giudiziario ora dice: «Una delle grandi sfide della vita è quella di riuscire a trasformare gli eventi peggiori in opportunità». Per la scienziata «con la pandemia da Covid-19 si è purtroppo toccato con mano quanto la salute umana sia interconnessa ad altri sistemi del pianeta, alla salute animale e quella ambientale. Acqua, aria, terra e fuoco: per contrastare la crisi climatica e garantire la sicurezza alimentare e tenere la salute al centro dobbiamo accelerare l’analisi dei dati, porre obiettivi lungimiranti, cercare le strade innovative».


Il ritorno dei cervelli

Capua spera di diventare un esempio: «Mi piacerebbe essere d’ispirazione per altri e mi muove il desiderio di restituire qualcosa di quello che ho imparato. L’Italia della ricerca deve poter richiamare talenti per rilanciarsi in una dinamica internazionale». Ma dovrà anche fronteggiare un problema familiare: il marito scozzese e il suo arrivo in Italia con lei. «Ahimè è più complicato del previsto (ride). Siamo caduti vittime della Brexit! Non è così semplice per un ”extracomunitario” e suddito di Sua Maestà ottenere la cittadinanza italiana. Richard ha sostenuto e passato l’esame dopodiché bisogna attendere anni. Ma questo è un altro degli intoppi inimmaginabili delle famiglie cittadine del mondo…».

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