L’assalto al tir con 3 milioni di carico Gucci e Bottega Veneta: 10 arrestati. L’intercettazione: «Mi sono emozionato…» – Il video

Il gruppo si era servito di un dipendente della ditta di trasporti che aveva dato il segnale prima di far partire la rapina

Sono stati arrestati i 10 componenti della banda che il 18 novembre 2021 aveva rapinato un corriere ucraino di 43 anni che trasportava capi d’abbigliamento e accessori di Gucci e Bottega Veneta a Milano, per un valore complessivo di 3 milioni di euro. Il commando aveva raggiunto il centro di spedizioni a Pozzuolo Martesana, nel Milanese, a bordo di due camion e un furgone con targhe contraffatte. Lì si erano serviti di un dipendente della ditta loro complice che con un segnale ha fatto scattare il blitz per rubare i 471 capi d’abbigliamento e accessori. Come ricorda La Conceria, la dinamica dell’assalto era stata studiata nei dettagli. Il furgone dei criminali si era messo in moto per fare da apripista, mentre i due camion si sono piazzati davanti e dietro l’autoarticolato guidato dal corriere. Dopo alcuni chilometri, il camion davanti ha rallentato fino a fermarsi. Tre rapinatori armati di pisola sono usciti dal camion e sono saliti nell’abitacolo, hanno colpito col calcio dell’arma l’autista e lo hanno rinchiuso nel posto letto della cabina. Un altro del gruppo si è messo al posto di guida e ha portato l’autoarticolato in una strada secondaria, dove il commando ha potuto portare via tutta la merce. Il mezzo assieme all’autista ancora legato era stato abbandonato in via Lombroso a Milano, dove lo hanno ritrovato gli agenti della questura.


L’intercettazione

Gli inquirenti sono risaliti ai rapinatori anche grazie alle intercettazioni telefoniche. Come quella fatta a Giovanni Nicola Palombella, 33 anni, tra i 10 arrestati, già indagato per un’inchiesta su un traffico di droga. In una telefonata con una parente, l’uomo diceva: «Non vedo l’ora di tornare a fare rapine». A proposito del colpo milionario, Palombella aveva aggiunto: «Sì, sì ero tranquillo anche a impugnare i ferri del mestiere, è stato emozionate».


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