Roby Facchinetti dopo la rapina in villa: «35 minuti terribili, i più brutti della nostra vita»

Nella sua abitazione di Bergamo, mentre il musicista era a casa con la famiglia, sono entrati almeno tre rapinatori con il volto coperto e le pistole in mano

Dopo la rapina subita da Roby Facchinetti nella sua villa a Bergamo domenica scorsa, il tastierista e vocalist dei Pooh, ha condiviso un pensiero sui social per tranquillizzare i fan. «Cari amici, riguardo me e la mia famiglia. Sono stati 35 minuti terribili, i più brutti della nostra vita», esordisce il musicista. Quando i rapinatori sono entrati nell’abitazione, c’erano anche la moglie Giovanna e il figlio Roberto: i tre uomini, coperti da guanti e passamontagna, hanno puntato le armi contro la famiglia Facchinetti facendosi dare soldi, gioielli e altri oggetti di valore. «Voglio però tranquillizzarvi, stiamo tutti bene», ha aggiunto, «non posso rivelare altro, atteso che sono in corso le indagini, ma vi ringrazio per la vicinanza che mi state dimostrando. Un abbraccio».


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