Bergamo, la rapina in casa di Roby Facchinetti dei Pooh: «Abbiamo avuto paura, papà è in un momento difficile»

Il commando composto da tre persone con guanti e passamontagna. Portati via gioielli e oggetti di valore

Il tastierista e vocalist dei Pooh Roby Facchinetti ha subito una rapina in casa sua a Bergamo domenica scorsa. I banditi hanno puntato le armi contro di lui, la moglie Giovanna e il figlio Roberto. Sono fuggiti con soldi, gioielli e altri oggetti di valore. Il commando era composto da tre persone. Avevano guanti e passamontagna. La figlia minore Giulia, che gestisce in città un centro wireless, dice oggi al Corriere della Sera: «Non possiamo dire nulla. È successa una cosa molto grave. Anzi ci saremmo augurati che la notizia uscisse più avanti a causa degli impegni lavorativi di papà». I Pooh in una reunion con Riccardo Fogli saranno infatti ospiti della prima serata del Festival di Sanremo. «Psicologicamente non è un momento facile da gestire per lui», conclude Giulia.


Guanti e passamontagna

Quando i rapinatori sono entrati nella villa che si trova nella Città Alta hanno minacciato la famiglia con le pistole. Hanno costretto Facchinetti e i familiari a consegnare gioielli e orologi e ad aprire la cassaforte. I tre si sapevano muovere con una padronanza piuttosto sospetta in una casa che non avrebbero dovuto conoscere. Non risulta siano state forzate porte o finestre. Invece secondo le testimonianze sono andati a colpo sicuro. Per questo chi indaga ipotizza che dietro al colpo ci sia qualcuno che conosce la famiglia. O che abbia frequentato per qualche ragione la villa in passato. Nei giorni scorsi è trapelata la notizia della rapina in casa dell’imprenditore della pasta Saturnino De Cecco. Nell’occasione i rapinatori sono scappati quando è scattato l’allarme. «Pensavano di trovare di più», secondo i testimoni. Per la rapina a Facchinetti indaga la procuratrice aggiunta di Bergamo Maria Cristina Rota.


Il precedente

Nel 2017 invece Dj Francesco Facchinetti ha raccontato della rapina che aveva appena subito in casa il padre. All’epoca si parlò di un tentativo di furto fallito. Il genero di Facchinetti, cintura nera di Krav Maga, aveva allontanato il ladro. Raccontò all’epoca il figlio di Roby: «Basta mi sono rotto i coglioni. Ieri mattina alle 11.30, ripeto di mattina è entrato un mostro, una bestia, in casa di mio papà. Lì vivono anche i miei fratelli, il marito di mia sorella Giulia e il mio piccolo nipote Lorenzo. Questo animale di 2 metri ha cercato prima di rubare e poi, una volta scoperto da Yuri, lo ha tramortito per poi scappare via». E ancora: «Sto andando a comprarmi un arsenale, se qualcuno entra in casa mia con i miei figli non esce vivo. Se lo Stato non mi difende, lo farò da solo. Mi prendo tutte le responsabilità di quello che ho detto».

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