Dani Alves resta in carcere, il tribunale nega la libertà provvisoria: «Può scappare in Brasile»

Il brasiliano è accusato di violenza sessuale su una ragazza di 23 anni nel bagno di una discoteca a Barcellona

La terza sezione del tribunale di Barcellona ha respinto la richiesta di scarcerazione e libertà provvisoria presentata dagli avvocati di Dani Alves, accusato di violenza sessuale e rinchiuso dopo l’arresto dal 20 gennaio nel penitenziario di Brians, in Catalogna. Secondo il giudice Eduardo Navarro, sull’ex difensore del Barcellona resta un «elevato rischio di fuga» alla luce della «pesante pena che potrebbe essergli inflitta in questo caso» e considerando i suoi mezzi finanziari, «che potrebbero consentirgli di lasciare la Spagna in qualsiasi momento» per tornare in Brasile, dove non potrebbe essere estradato. Dani Alves, 39 anni, dopo aver partecipato ai Mondiali in Qatar con il Brasile, è stato accusato da una ragazza di 23 anni di violenza sessuale, che sarebbe avvenuta nei bagni di una discoteca di Barcellona lo scorso 30 dicembre. Dopo aver festeggiato il Capodanno in Catalogna, il calciatore era volato in Messico, dove giocava con il Pumas, per poi tornare in Spagna per presentarsi spontaneamente in tribunale.


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