Arrestato in Francia il 33enne accusato dell’omicidio del militare Lucente Pipitone a Roma
È stato arrestato in Francia Mohamed Abidi, il 33enne tunisino accusato dell’omicidio del caporal maggiore dell’esercito Danilo Salvatore Lucente Pipitone. Il militare era stato ucciso a Roma nella notte tra il 10 e l’11 febbraio. La procura di Roma ha chiesto alle autorità francesi il mandato di arresto con l’accusa di omicidio preterintenzionale e le consegna dell’indagato all’Italia. Il militare dell’esercito. 44 anni, lavorava come infermiere all’ospedale militare del Celio, e aveva passato gli ultimi tre mesi in prima linea contro l’emergenza Covid prestando servizio nel reparto di rianimazione della struttura sanitaria. Originario di Erice, in provincia di Trapani, si era arruolato nel 2002 in forma volontaria. Poi la specializzazione in operatore sanitario dell’esercito, con i primi incarichi anche in Albania nel 2006. Pipitone era stato aggredito in via dei Sesami mentre andava a riprendere la sua auto. Era stato trovato sanguinante da alcuni passanti con un taglio al sopracciglio e un profondo colpo alla nuca. Portato d’urgenza al Policlinico Umberto I, è morto dopo poche ore per le ferite riportate. Sul movente gli inquirenti hanno prima parlato di una lite in strada, poi di un tentativo di rapina, ipotesi che ora gli investigatori tendono a escludere considerati il cellulare e il portafogli ritrovati addosso alla vittima. Se la ragione di una simile aggressione rimane ancora da chiarire, le indagini hanno però portato all’individuazione dell’autore del pestaggio, che dopo una fuga di due settimane, è stato catturato e arrestato. Dopo il pestaggio l’uomo sarebbe scappato via con una 500 Abarth noleggiata, per poi far perdere le sue tracce, forse con documenti falsi per eludere i controlli.