Spagna, ceffone alla moglie in diretta TikTok: un anno di carcere per il marito violento – Il video

La ragazza era scoppiata in lacrime ma aveva mentito su quanto accaduto, sostenendo a schiaffeggiarla fosse stato suo padre

In Spagna un uomo è stato arrestato e condannato a un anno di carcere per aver tirato un ceffone alla moglie mentre lei era in diretta su TikTok. Migliaia di utenti assistevano alla live, alla quale partecipavano altre tre persone. Una mano è entrata nell’inquadratura e ha sferrato un violento schiaffo sul viso della ragazza, lasciando gli altri protagonisti della diretta attoniti. Ora l’aggressore – un 32enne che sulla stampa spagnola viene identificato con la sigla D.F. – deve fare i conti con la giustizia, che si è occupata del caso nonostante la giovane, 23 anni, non abbia sporto denuncia. Rintracciata dagli inquirenti, la ragazza, identificata come Simona sul social, ha confessato che prima dell’episodio era già stata aggredita fisicamente dal compagno. Motivo per il quale la giudice del tribunale di Soria (Castiglia e León) ha ordinato per lui un allontanamento forzato di tre anni.


La dinamica

Secondo quanto si legge nella sentenza, l’uomo ha aggredito la moglie «pubblicamente e in modo conclamato», di fronte a migliaia di persone, allo scopo di «danneggiare la sua integrità fisica e umiliarla». Nel video si vede la ragazza rivolgersi al marito, fuori dall’inquadratura, mentre è in corso la diretta. Ad un certo punto l’uomo la colpisce violentemente. La ragazza si tocca il viso sconvolta e versa anche qualche lacrima, mentre gli altri giovani in diretta osservano la scena scioccati. «Non è per voi – dice la ragazza con la voce rotta dal pianto – è che era già arrabbiato perché gli ho risposto». «Ma chi è questo?», chiede uno dei ragazzi. «Mio padre», risponde la giovane. Scioccati anche i followers che seguivano la diretta, che commentano preoccupati. «Che botta!», osserva qualcuno. «Chiama la polizia», suggerisce qualcun altro. Alla fine le autorità sono intervenute, pesantemente, anche in assenza di formale denuncia.


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