Assedio di Bakhmut, Kiev: «Il nemico vuole circondarci, situazione complessa ma controllata»

Il bilancio del segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino: «È la nostra terra, dobbiamo proteggerla»

«Bakhmut è un punto caldo ormai da quattro mesi. La situazione è estremamente complessa e difficile, ma controllata». Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino, spiega qual è la situazione al fronte, dopo una giornata in cui, come riportano le forze di Kiev, le truppe russe hanno lanciato 30 attacchi aerei e sei missilistici, e oltre 20 attacchi con sistemi lanciarazzi. Le forze offensive russe stanno psingendo in più direzioni, da Kupyansk a Lyman, da Bakhmut a Avdiivka e Shakhtar. «È la nostra terra, dobbiamo proteggerla», ha detto Danilov a Ukrainska Pravda, «i nostri militari stanno facendo tutto il possibile e l’impossibile per impedire al nemico di avanzare». Lo stato maggiore ucraino, ha aggiunto: «Il nemico non abbandona i tentativi di circondare la città di Bakhmut», si legge nell’aggiornamento serale sulla guerra, «le nostre forze di difesa hanno respinto numerosi attacchi nelle aree degli insediamenti di Vasyukovka, Dubovo-Vasilyevka e Bakhmut nella regione di Donetsk». Intanto si aggrava il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico su un condominio di cinque piani a Zaporizhzhia nella notte tra mercoledì 2 e giovedì 3 marzo: salgono a 7, riferisce Ukrainska Pravda, mentre sono 11 le persone salvate e 20 quelle evacuate.


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