Polemiche sull’avvocata di “Pechino Express”, Demichelis si difende: «Hanno fatto uscire quel video apposta… Ma non intendevo i poveri di soldi» – L’intervista

È finita al centro delle polemiche dopo la diffusione di una clip in cui dice: «I poveri dovrebbero bruciare all’inferno». A Open ha raccontato cosa c’è dietro la live incriminata e perché ha detto questa frase

«Non è un caso che il video sia uscito ora. Risale a novembre, periodo in cui non avrebbe fatto scoop, ma guarda caso chi l’ha diffuso oggi ha deciso di covarlo per tutti questi mesi». Così l’avvocata Alessandra Demichelis commenta a Open la polemica che la vede protagonista , in queste ore, dopo che in una diretta su Instagram ha detto: «I poveri dovrebbero bruciare all’inferno». Si tratta di una clip di diversi mesi fa, che ora il suo ufficio stampa ha provveduto a cancellare. In poco tempo, però, ha fatto il giro del web soprattutto perché dopodomani, 9 marzo, esce la prima puntata di Pechino Express dove l’avvocata partecipa assieme alla collega Lara Picardi. Demichelis ci tiene a precisare che con il termine povero non faceva riferimento alle persone poco abbienti. «Tutto va contestualizzato. Faccio l’avvocato penalista – spiega – e ho clienti che non arrivano a fine mese, quindi è chiaro che non intendevo il termine povero come lo stanno facendo passare le testate. Quando si parla di povero non lo si fa solo da un punto di vista economico, ma anche da quello morale. Il povero è anche un individuo dedito a delinquere». Dopo la diffusione della clip in questione, Demichelis fa sapere di essere stata inondata di commenti e critiche. «Da quando è uscita la notizia mi stanno attaccando in tantissimi e lo stanno facendo dicendomi “Sei una poveraccia“», racconta. «Fa ridere perché anche loro per denigrarmi usano il termine povera, ma lo fanno nello stesso modo in cui l’ho inteso io in quella live», chiosa.


Cosa c’è dietro la diretta incriminata

L’avvocata aveva pronunciato quella frase in una diretta che aveva avviato una sera a novembre 2022 assieme all’amico Franco, un imprenditore piemontese di vino che si stava lamentando con lei perché gli avevano appena rigato la Porsche. «Vorrei vedere se a qualcuno venisse strisciata macchina. È normale che uno impreca o usa termini che alle 15 del pomeriggio non utilizzerebbe», commenta Demichelis. «Al mio amico hanno strisciato la macchina più e più volte. Non aveva fatto un torto a nessuno. Era il suo posteggio a pagamento, in un piano protetto», aggiunge sottolineando che loro sapevano chi è l’autore del gesto.


«Dc legalshow? La chiuderò, ma solo dopo aver vinto la mia battaglia»

Alessandra Demichelis non è nuova alle polemiche sulla sua persona. A gennaio 2022 ha aperto la pagina Instagram Dc legal show, dove pubblica foto in stile influencer e si mostra senza filtri. Una scelta che da sempre è stata presa di miri dai colleghi e dall’Ordine degli avvocati. «Sono diversi gli esposti che i miei colleghi hanno fatto contro di me. Ho perso il conto, ma sono all’incirca una decina», dichiara. L’avvocata, in quel periodo, era stata richiamata dalla presidente dell’Ordine di Torino, Simona Grabbi. «Non ho ancora ricevuto provvedimenti perché il procedimento è ancora in corso», fa sapere Demichelis. Che a sua volta ha poi avviato un esposto al consiglio dell’Ordine degli avvocati. L’apertura di Dc legalshow ha portato Demichelis al centro di più bufere, tanto che la collega Federica Cau, con cui gestiva inizialmente la pagina, ha abbandonato il progetto. «Ci sono persone che dopo aver ricevuto attacchi, lasciano la nave. Io no», dice l’avvocata di Pechino Express. «Non mi interessano i follower e nemmeno la televisione. Sono un avvocato e rimarrò tale. Se vorrei chiudere la pagina? Sì perché è un impegno economico e mentale e lo farò, ma solo quando vincerò la mia battaglia con il consiglio dell’ordine degli avvocati».

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