Era il 20 febbraio 2010. La sua Inter, poi vincitrice del triplete in quella stagione, viene fermata in casa dalla Sampdoria sullo 0-0. Ma non è il risultato a far infuriare Mourinho e a infiammare San Siro. Prima Samuel, poi Cordoba, vengono espulsi nel primo tempo: quando l’arbitro mostra il cartellino rosso al difensore colombiano, il tecnico portoghese si gira verso gli spalti e incrocia le braccia all’altezza dei polsi. Il gesto delle manette diventa uno dei più famosi «momenti mourinhiani» della storia dell’allenatore. A distanza di 13 anni da quel giorno, Mourinho torna a rifare quel gesto, questa volta sui social, mascherandolo però in un post in cui ringrazia alcuni sponsor. La posa delle mani però non ha ingannato i tifosi che hanno subito riconosciuto l’allusione del tecnico giallorosso. Il motivo? Mourinho e la Roma hanno perso il ricorso contro la sospensione di due giornate decisa dal giudice sportivo dopo l’espulsione con la Cremonese e la lite con il quarto uomo Serra. L’allenatore non siederà quindi in panchina nelle prossime partite della Roma, contro il Sassuolo e la Lazio. La società ha annunciato il silenzio stampa in segno di protesta fino al 19 marzo, il giorno del derby.
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