Cina, Xi Jinping record: al via il terzo mandato

Nessuno, nella storia della Cina comunista, aveva rivestito il ruolo così a lungo

Il terzo mandato presidenziale di Xi Jinping è ufficialmente iniziato. Il rinnovo, senza sorprese ma anche senza precedenti, rende Xi il capo di stato della Cina comunista più longevo dalla sua fondazione, nel 1949. Non sarebbe d’altronde stato possibile ottenere legalmente la riconferma se lo stesso Xi non avesse cambiato la Costituzione, interrompendo la tradizione dei due mandati consecutivi presidenziali per una stessa persona. L’Assemblea nazionale del popolo della Repubblica Popolare Cinese ha votato all’unanimità la permanenza di Xi al timone del Paese per altri 5 anni, e la notizia è stata accolta da una standing ovation. Eppure, ricorda la Cnn, il 69enne si era assicurato in realtà il potere da mesi, ovvero da quando lo scorso ottobre riuscì a farsi eleggere come capo del Partito Comunista Cinese per la terza volta. Tuttavia, la sua riconferma a capo dello Stato completa ufficialmente la sua transizione come figura al comando. Se la situazione interna appare salda, tuttavia, quella estera sarà messa alla prova su più fronti. L’economia cinese, innanzitutto, deve ancora riprendersi da tre anni di restrizioni draconiane legate alla pandemia, facendo i conti con il calo della fiducia degli investitori. La Cina sta inoltre affrontando una serie di ostacoli diplomatici con Washington e altre capitali occidentali, causati dal sospetto con il quale quest’ultime guardano al rispetto dei diritti umani di Pechino, al potenziamento militare, e alla crescente partnership con la Russia. Ostilità reciproca: «I paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti ci hanno contenuto e soppresso in modo totale, il che ha portato gravi sfide senza precedenti al nostro sviluppo», avrebbe dichiarato Xi lo scorso lunedì a un gruppo di consiglieri governativi che rappresentano le imprese private, a margine della riunione del Congresso nazionale del popolo.


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