Crac Silicon Valley Bank, la Casa Bianca prova a scacciare l’incubo contagio: «Piena fiducia sul sistema bancario»

La banca delle start up tecnologiche ha gettato la spugna provocando una fuga dei clienti e l’allerta dei mercati, riportando alla memoria collettiva l’incubo della crisi scoppiata nel 2008

La segretaria al Tesoro americano, Janet Yellen, ha cercato di calmare gli animi dopo il fallimento della Silicon Valley Bank, tra le più grandi banche delle start up tecnologiche, che oggi 10 marzo ha dichiarato bancarotta. «Il sistema bancario resta resiliente», ha detto Yellen che ha incontrato le autorità di regolamentazione americane su Silicon Valley Bank. E sottolinea di avere «piena fiducia» nelle autorità bancarie, nonostante i tentativi vani di raccolta fondi e l’immediata fuga dei clienti bancari. Si tratta del secondo fallimento più grande della storia americana dopo il collasso di Washington Mutual nel 2008. Un fallimento che, oltre ai clienti, ha messo in allerta i mercati, che temono un possibile effetto domino. Già le borse europee hanno chiuso tutte in calo. A far accelerare il crollo della Silicon Valley Bank sono state anche alcune società di venture capital, compresa la Founders Fund di Peter Thiel – che hanno consigliato alle aziende di ritirare i soldi dalla banca in questione. Un consiglio diventato una fuga imminente di tantissimi clienti e il conseguente fallimento. Intanto, Yellen fa sapere che «ci sono sviluppi recenti che riguardano alcune banche che sto monitorando molto attentamente. Quando le banche subiscono perdite finanziarie è e dovrebbe essere motivo di preoccupazione».


Leggi anche: