Monza, 18enne morta in casa dell’amica. Trovate in camera bottiglie di whisky e una scatola di psicofarmaci

Le due ragazze avevano passato la serata insieme, poi la mattina successiva il padre è andato a svegliarle e si è reso conto che qualcosa non andava

Una ragazza di 18 anni è morta a Monza, probabilmente per aver assunto alcol e farmaci, dopo aver trascorso una serata da una sua amica. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, le due ragazze erano prima uscite a bere, poi lei si era fermata a dormire a casa dell’amica. Nell’abitazione era presente anche il padre, che non avrebbe notato nulla di strano. Il giorno dopo però, andando a svegliarle, l’uomo si è reso conto che la ragazza era priva di coscienza e che sua figlia non stava bene. Dopo aver chiamato i soccorsi, la giovane è stata trovata in arresto cardio circolatorio. Gli operatori sanitari l’hanno subito trasferita in codice rosso all’ospedale San Gerardo di Monza, ma nonostante la corsa in ospedale, per la diciottenne non c’è stato nulla da fare. A darne notizia è la questura di Monza e Brianza, a cui sono affidate le indagini sulla morte della diciottenne, avvenuta lo scorso 6 marzo. Secondo le ipotesi degli investigatori la giovane avrebbe assunto elevate quantità di alcol e, si ipotizza, anche di alcuni farmaci. Durante un sopralluogo nella casa dopo la richiesta di soccorso, infatti, come riferisce Repubblica, gli agenti hanno trovato numerose bottiglie di alcolici, in particolare di gin e di whisky. Secondo Ansa, l’amica ha dichiarato agli inquirenti che la ragazza avrebbe assunto uno psicofarmaco, negando il consumo di stupefacenti. La Procura di Monza ha disposto l’esame autoptico sulla giovane per accertare le cause che hanno portato al decesso della giovane, mentre proseguono gli accertamenti della polizia.


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