Stretta Ue sulle emissioni di auto, fronte del No riunito a Strasburgo. Salvini: «No alla transizione ecologica imposta per legge» – Il video

Il vicepremier si è incontrato con i rappresentanti di Repubblica ceca, Polonia, Germania, in presenza, e di Ungheria, Romania, Slovacchia e Portogallo da remoto

C’è la normativa Euro 7, che dal 2025 dovrebbe portare a un abbattimento delle emissioni di ossidi di azoto del 35% rispetto all’attuale Euro 6 nei motori diesel, ma anche la proposta europea di ridurre del 100%, a partire dal 2035, le emissioni di anidride carbonica. Ovvero, uno stop totale alle nuove immatricolazioni di veicoli a motore termico. Il settore automotive è al centro del tavolo promosso a Strasburgo dal ministro dei Trasporti ceco, Martin Kupka, durato circa un’ora e mezza. Vi hanno partecipato, in presenza, gli omologhi di Polonia, Germania e il vicepremier italiano, Matteo Salvini. Da remoto, i ministri di Ungheria, Romania, Slovacchia e Portogallo. L’obiettivo del consesso è «la definizione di una posizione comune tra paesi like-minded sul futuro dell’automotive europea». Da una nota diffusa dall’ufficio stampa del segretario della Lega, si è appreso che la discussione verteva su tre proposte legislative «che hanno un impatto diretto sul futuro della mobilità in Europa: il Regolamento CO2 veicoli leggeri, il Regolamento CO2 veicoli pesanti ed il Regolamento Euro 7». Durante l’incontro, Salvini ha espresso così la posizione dell’Italia: «Il governo è fortemente contrario al regolamento su Euro 7. Aggiungo la posizione contraria anche al dossier CO2 per veicoli leggeri e pesanti, a meno che non rientrino i biocarburanti e i sintetici e-fuel». L’auspicio è quello di coinvolgere sempre più anche altri ministri di altri Paesi membri, «con lo scopo di condividere posizioni comuni a tutela di cittadini, posti di lavoro e aziende». Alla fine della riunione, il ministro Salvini si è detto molto soddisfatto: «Un importante incontro per dire no alla messa al bando delle auto a benzina e diesel: il solo elettrico significa fare un regalo alla Cina, licenziare in Italia, licenziare in Europa, non aiutare l’ambiente. No alla transizione ecologica imposta per legge da Bruxelles».


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