Vercelli, arriva il corso di autodifesa del comune «contro anarchici e delinquenti»

Secondo il sindaco di Quarona, che ha lanciato l’iniziativa, uno «schiaffo educativo» funziona meglio di una manifestazione

Un corso di difesa «contro squadristi, anarchici e delinquenti», che insegni a chi lo frequenta che il miglior modo di farsi valere sono «gli schiaffi educativi e non le manifestazioni». È il pensiero di Francesco Pietrasanta, sindaco di Quarona in provincia di Vercelli, vicino alla Lega, pronunciate per lanciare l’iniziativa, offerta gratuitamente ai cittadini maggiori di 16 anni del comune piemontese ma aperta anche agli altri a pagamento. La prima lezione del corso di autodifesa sarà il 22 marzo prossimo. È sicuro di quello che dice il primo cittadino, nonostante la pedagogia abbia si sia da tempo espressa in senso contrario sul valore educativo degli schiaffi. «Di fronte a certe situazioni è quel che serve, non è un tentativo di promuovere la violenza o di dire ai miei cittadini che devono farsi giustizia da soli ma uno schiaffo educativo serve per insegnare che ci sono delle regole».


«Non è aggressione»

E sembrano pensarla come il loro sindaco gli abitanti di Quarona. Secondo quanto riferisce il primo cittadino a la Repubblica: «Ci sono state tante adesioni anche da fuori comune, tante donne, diversi giovani ma anche persone adulte che vogliono trovarsi nelle condizioni di difendere loro stessi e chi gli sta intorno». Ma non è mancato chi non ha apprezzato l’iniziativa, considerata un incitamento alla violenza. «È un corso di autodifesa, non di aggressione», risponde loro Pietrasanta. Quando parla di manifestazioni inutili, il sindaco si riferisce a quelle antifasciste di Firenze, per protestare contro l’aggressione fuori dal Liceo Michelangiolo.


«Le manifestazioni diventano sempre politiche»

Secondo Pietrasanta, al posto delle manifestazioni, «che diventano sempre politiche», quello che servirebbe in questi casi – in cui include anche le violente proteste degli anarchici a Torino – servirebbe «lo schiaffo», dato che il pestaggio di Firenze e i disordini di Torino «sono atti di delinquenza e non politica». «Avere gli strumenti per difendersi non è mai negativo», aggiunge il sindaco. «Magari a qualcuno interessa avere la possibilità di difendere se stesso e chi gli sta intorno. Pochi degli autori delle devastazioni di Torino saranno puniti, bisognerebbe essere più rapidi per intervenire in modo punitivo con la legge. Per questo parlo di un bello schiaffo educativo, che non piacerà ai pedagogisti ma insegna a rispettare le regole», conclude.

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