Niente rinnovo della tessera Anpi per il vicesindaco di Alassio, iscritto a Fratelli d’Italia. Che protesta: «Arroganza intellettuale, giuridica e morale»

«Incompatibile con l’antifascismo», così l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha definito la richiesta di Angelo Galtieri, in corsa alle amministrative del prossimo maggio

«Arroganza intellettuale, giuridica e morale». Così il vicesindaco di Alassio e assessore al Turismo Angelo Galtieri si rivolge all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia che poche ore fa ha ufficialmente rifiutato il rinnovo della sua tessera. Il problema starebbe nell’appartenza del vicesindaco già di diversi giorni al gruppo di Fratelli d’Italia, partito a cui Galtieri si è iscritto da poco. «Fino al 2021 Galtieri era un tesserato di lungo corso di Anpi», spiega la presidente la presidente Anpi Alassio Franca Oliva, «nel 2022 non ha rinnovato la tessera, ma nel 2023 per il tesseramento in corso ha fatto richiesta. Quando siamo venuti a conoscenza della sua iscrizione a Fratelli d’Italia, però, abbiamo respinto la sua richiesta per incompatibilità». Ora il vicesindaco risponde accusando Anpi di arroganza intellettuale, giuridica e morale, chiarendo come secondo il suo punto di vista non ci sia alcuna incompatibilità con le due differenti iscrizioni. Dopo essersi formato nella Democrazia cristiana, candidato alle amministrative del prossimo maggio a sostegno di un sindaco appoggiato dal centrodestra, Galtieri protesta per il rifiuto ricevuto facendo anche riferimento alle norme che regolano l’Associazione Partigiani: «Da statuto non esiste nessun divieto. Questo dimostra che Anpi è un’associazione di comunisti e non di antifascisti». E ancora: «In Fratelli d’Italia ci sono diverse testimonianze sia di estrema destra sia di moderati di centro, area di pensiero a cui io appartengo. Se poi genericamente vogliamo dare del fascista a tutti e chiunque non è schierato con loro è un fascista, ne prendo atto». L’attacco di Galtieri poi si rivolge direttamente alla presidenza: «Io ho fatto all’epoca la tessera. Il presidente Anpi di allora in una discussione mi desse del “clerico fascista”, io gli risposi che prendevo la tessera perché ero e sono antifascista e mi hanno consegnato la tessera».


«Un onore esserne fuori»

Per spiegare la totale compatibilità della sua iscrizione a Fratelli d’Italia e l’appartenenza ad Anpi, Galtieri chiarisce la posizione del partito che ha deciso di rappresentare: «All’interno del partito non c’è alcun richiamo al fascismo; poi che ci siano nostalgici o gente che fa apoteosi di modelli che non hanno più cittadinanza, questo può anche succedere. Se Anpi ha deciso democraticamente che dal loro punto di vista la mia posizione non sia conforme ai loro valori, allora è un onore essere fuori». E ancora: «Ho scelto Fratelli d’Italia perchè credo ad una destra moderna che oggi deve avere un altro percorso, diverso rispetto a quello precedente; una destra moderna in cui una buona parte secondo me è fatta di persone democratiche che rispettano tutti i valori della democrazia. In questo tipo di destra mi ci riconosco. Se poi c’è una frangia estremista, chiaro che non mi appartiene. Sono anticomunista e antifascista, mi aspetto un partito che ha una visione moderna. Se poi anche li ci sono rigurgiti fascisti ne prenderò atto», conclude Galtieri.


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