Un rapporto del governo degli Stati Uniti ha rivelato che l’ex presidente Donald Trump non ha mai dichiarato i regali da autorità straniere per un valore di oltre un quarto di milione di dollari. Il «bottino» comprende i più svariati articoli. A cominciare da 16 doni arrivati dall’Arabia Saudita, per un complessivo di oltre 45mila dollari, tra i quali spicca un pugnale dal valore di 24mila dollari. Diciassette regali provenienti dall’India, tra cui gemelli, un vaso e una riproduzione del Taj Mahal dal valore di 4.600 dollari. E ancora, un ritratto a grandezza naturale dato dal presidente di El Salvador. E mazze da golf dall’allora primo ministro del Giappone Shinzo Abe, tra il 218 e il 2019.
Il tycoon e la pornostar
Gli oggetti non dichiarati sarebbero centinaia, e violano le norme statunitensi. Il Foreign Gifts and Decorations Act, infatti, prevede che i regali superiori a 480 dollari al presidente, al vicepresidente e alle loro famiglie da funzionari stranieri vengano segnalati al dipartimento di stato. La notizia arriva a distanza di poche ore dal ritorno di Trump su Facebook. Dove ha salutato i suoi 34 milioni di followers annunciando: «Sono tornato!». Intanto la procura distrettuale di Manhattan si starebbe preparando a incriminarlo in connessione con il pagamento in nero alla porno star Stormy Daniels. Lo riporta la rete Wnbc. L’ex presidente è accusato di aver pagato Daniels nell’ottobre 2016 per evitare che raccontasse ai giornali la sua breve relazione con il tycoon. Una rivelazione che avrebbe potuto influenzare il risultato delle imminenti elezioni presidenziali, che si sarebbero tenute un mese dopo. Se incriminato, Trump diventerebbe il primo ex presidente degli Stati Uniti della storia a dover affrontare un processo penale.
Leggi anche:
- Donald Trump annuncia che sarà arrestato e chiama a raccolta i suoi supporter: «Riprendiamoci la nostra nazione»
- Trump verso l’arresto? Tra i Repubblicani tira aria di complotto. E Elon Musk prevede: «Se lo incriminano rivincerà a mani basse»
- No! Il video dello sciamano di Capitol Hill che legge il tweet di Trump non è stato censurato
- «I’m back»: Trump torna su Facebook per la prima volta dopo l’assalto a Capitol Hill
- Usa, Ron DeSantis strizza l’occhio agli elettori di Trump: «Proteggere l’Ucraina non è nell’interesse americano»