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Sarà discussa nell’udienza del prossimo aprile la richiesta di amministrazione di sostegno della procura di Roma per il principe Giacomo Bonanno di Linguaglossa nella gestione del suo patrimonio. È l’ultima svolta nell’inchiesta che vede il nobile romano, 54 anni, presunta vittima dell’ex fidanzata, l’influencer bielorussa Tanya Yashenko, 36 anni, indagata per circonvenzione di incapace perché accusata di aver sottratto 875 mila euro sfruttando lo stato di «deficienza psichica» del principe durante la loro relazione. A stabilire le condizioni della salute mentale del nobile è stata una perizia chiesta dal pm al professor Fabrizio Iecher, secondo il quale il principe soffre di un disturbo misto della personalità con tratti borderline. Secondo la procura, quella condizione lo avrebbe costretto a una grave menomazione della facoltà di discernimento che richiederebbe ora la nomina di un amministratore di sostegno.
L’inchiesta
L’inchiesta è partita da marzo 2021 dopo circa un anno e mezzo dall’inizio della relazione tra i due, partita nell’ottobre 2019. Come ricostruisce il Corriere della Sera, Bonanno di Linguaglossa e Yashenko si sono conosciuti in un locale del centro di Roma. Nei primi tempi la relazione procede tra grandi entusiasmi e alcune difficoltà. Sarebbero stati tantissimi i regali del nobile alla donna, che lo seguiva in tanti viaggi. Poi però lei lo denuncia per stalking a marzo 2021, lui risponde rivolgendosi alla procura a dicembre dello stesso anno, spiegando ai magistrati che la donna avrebbe sfruttato un suo momento di difficoltà durante il divorzio dalla moglie per ottenere regali e viaggi, tra cui una Mercedes da 83mila euro e denaro in contante per 58mila euro per aiutarla a comprare un B&B in piazza di Spagna a Roma.
Le umiliazioni dietro i regali
Non sono mancati anche momenti di vero e proprio scontro nella relazione, con il principe che ha raccontato di essere stato più volte umiliato dall’influencer per spingerlo a non interrompere il flusso di regali, con una valanga di messaggi in cui lo chiamava «barbone» e lo insultava per la sua scarsa generosità. Dopo la denuncia del principe, la procura ha deciso di indagare Yashenko, raggiunta poi da un divieto di avvicinamento deciso dal gip nei confronti del principe. La procura intanto ha chiesto l’archiviazione della denuncia dell’influencer bielorussa per stalking e lesioni. Istanza a cui la donna si è opposta.
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