Pd, l’avvertimento di Bonaccini a Schlein: «Sulla scelta dei capigruppo sia prudente. Sì a una collaborazione reciproca»

Il discorso del presidente del Pd ai parlamentari che lo hanno sostenuto alle primarie: «Il mio compito non è organizzare il dissenso, ma aiutare Elly a non sbagliare»

«Elly mi ha rappresentato il suo orientamento sui capigruppo la settimana scorsa e mi sono sentito in dovere di consigliarle subito prudenza». Il presidente del Pd Stefano Bonaccini lancia un avvertimento alla neosegretaria dem Elly Schlein, alle prese in questi giorni con la scelta dei nuovi capigruppo per Camera e Senato. Oggi Bonaccini ha incontrato in una riunione i parlamentari che lo hanno sostenuto alle primarie del partito, vinte proprio da Schlein. Un’occasione per definire meglio il suo ruolo all’interno del Pd e le aree di confronto con la nuova segretaria. «Prima di partire per qualche giorno in una missione in Texas che avevo fissato da mesi, ho pensato fosse giusto raccogliere questo appello e dirvi che, se lo ritenete utile, mi muoverei come la segretaria mi ha proposto ancora stamattina: proseguire nel confronto per capire come intenda comporre il quadro complessivo nelle prossime ore, auspicabilmente da qui a lunedì. La linea e i nuovi assetti nei gruppi e nella segreteria», ha detto Bonaccini ai suoi. È stato rinviato a lunedì dunque il dibattito sulla scelta dei capigruppo. E proprio in merito a questo argomento il presidente dell’Emilia-Romagna ha sottolineato: «Non credo che spetti a me dare pagelle sui nomi, ma penso che coi gruppi parlamentari vada costruito un rapporto positivo: rispettoso della linea uscita al congresso ma anche dell’autonomia dei gruppi e degli orientamenti che ci sono».


La promessa di collaborazione

Nel corso della riunione, dove pare che Bonaccini sia stato l’unico a intervenire, il presidente del Pd ha confermato la volontà di collaborare con la segreteria del partito. Purché, ha precisato, questa collaborazione sia reciproca. «Costruire questa sintonia a me non pare così difficile se si fanno i passaggi giusti e non si calano dall’alto proposte chiuse e indiscutibili. Nei giorni scorsi ho sentito numerosi di voi e ho registrato i malumori che sono emersi anche in queste ore. Ho ritenuto di rappresentare questo quadro problematico a Elly perché ne tenesse conto», ha proseguito Bonaccini. Secondo il presidente del Pd, però, il suo compito non è «organizzare i malumori e il dissenso, ma rappresentare ad Elly il quadro delle valutazioni che emergono, al solo fine di non sbagliare». Secondo quanto riporta Ansa, un ampio gruppo di parlamentari neoulivisti, che al congresso aveva votato per Bonaccini, oggi ha deciso di non partecipare alla riunione. Tra di loro ci sono Marco Meloni, Anna Ascani, Enrico Borghi, Matteo Mauri, Ilenia Malavasi e Lorenzo Basso.


Foto di copertina: ANSA/FABIO CIMAGLIA | Stefano Bonaccini ed Elly Schlein all’assemblea nazionale del Partito Democratico (12 marzo 2023)

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