Bonaccini presidente Pd, la frecciata a Renzi e Calenda: «È tempo di unire: facciano opposizione al governo, non a noi»

Il candidato perdente delle primarie promette impegno e collaborazione: «Il Pd è casa mia, non mi sento in minoranza»

Con un solo voto contrario e due astenuti, Stefano Bonaccini è stato nominato presidente del Partito Democratico. Al centro congressi La Nuvola di Roma si è riunita oggi l’assemblea dei dem, che ha proclamato ufficialmente Elly Schlein come nuova segretaria del Pd. Tra i due candidati alle primarie sembra esserci la determinazione a voler portare avanti un percorso comune. «Questo è il tempo di unire, non ci possono essere altre magliette che indossiamo che non siano quelle del Pd», ha detto Bonaccini agli oltre 700 delegati riuniti a Roma. «Il Pd è casa mia, lo è sempre stato. Non mi sento minoranza né opposizione. Il successo di questo partito ci riguarda tutti allo stesso modo e io mi metto a disposizione per dare una mano», ha aggiunto. Il presidente della regione Emilia-Romagna ha poi lanciato un attacco frontale al governo: «Dobbiamo mandare a casa questa destra inadeguata, le cui misure le stanno pagando i più deboli. È una destra che mette la flat tax piuttosto che tagliare il costo del lavoro», ha scandito Bonaccini dal palco.


La frecciata a Renzi e Calenda

Nel suo intervento all’assemblea dem, il nuovo presidente del Pd non ha risparmiato una frecciatina anche al Terzo Polo: «Avete perso le elezioni quanto e più di noi. Se iniziaste a fare opposizione più al governo Meloni che al Pd potremmo dare un’idea di poter costruire un’alternativa. E lo dico con tutta la volontà di voler creare percorsi comuni», ha detto Bonaccini. Poi il presidente emiliano è tornato ad attaccare l’esecutivo di Meloni. «La luna di miele del governo con gli italiani si concluderà prima del previsto. Non si vede ancora nei sondaggi, ma mai come in questi giorni i nostri avversari appaiono senza bussola e in balia degli eventi. Il nostro compito è non fare sconti, incalzarli e fare proposte».


Foto di copertina: ANSA/FABIO CIMAGLIA

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