Bologna, il ristorante che scommette sulla pizza con farina di grillo: «I clienti sono curiosi di provarla»

Giuseppe Rosa, titolare della pizzeria Almiro a Osteria Grande, ha introdotto da qualche giorno la possibilità di ordinare un impasto con farina a base di insetti

Impasto tradizionale, kamut oppure senza glutine con un 3,5% di farina di grillo. Si allarga il fronte dei ristoratori che sperimentano con l’insect food, gli alimenti a base di insetti. L’ultimo che ha deciso di provare a cimentarsi con questa novità è Giuseppe Rosa, titolare della pizzeria Almiro a Osteria Grande, in provincia di Bologna. Da qualche giorno nel menù del suo ristorante è stata inserita la possibilità di ordinare una pizza con l’impasto con farina parzialmente sgrassata di acheta domesticus, il grillo domestico. Nessun obbligo, dunque. Semmai un’opzione in più per i clienti. «Al momento il costo della farina di grillo è di 60 euro al chilo, quindi al prezzo base di ciascuna pizza in queste varianti bisogna aggiungere 1,90€, ma le prime reazioni sono state positive», ha raccontato Rosa al Corriere della Sera. «I clienti abituali – ha aggiunto il ristoratore – si stanno dimostrando curiosi, fanno domande e chiedono informazioni sulle caratteristiche, mentre una decina sono venuti apposta nei primi due o tre giorni per testarla».


La serata di lancio

L’introduzione della farina di grillo non è stata una scelta improvvisa. Ma il risultato di mesi di sperimentazioni con il progetto NutriPizza, lanciato insieme all’epidemiologo Claudio Voci. Quando ha annunciato l’introduzione della farina di grillo, Giuseppe Rosa ha dovuto fare i conti anche con molte reazioni negative, che in alcuni casi sono diventate quasi delle minacce. Alla serata di lancio della nuova pizza, però, ha prevalso soprattutto la curiosità. «Abbiamo fatto il pienone con un picco di 150 persone. Per l’occasione non solo pizza, ma anche grissini e focacce con diverse percentuali di farina di grillo», racconta il ristoratore. Una novità che però presuppone anche alcuni piccoli accorgimenti. In primis, la formazione dei camerieri. Che devono essere istruiti sulle persone – per esempio gli allergici ai crostacei – che non possono mangiare farina di insetti.


Foto di copertina: ALMIRO PIZZERIA

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