Zelensky sulla presidenza di Mosca all’Onu: «Dimostra il completo fallimento dell’istituzione» – Il video

Secondo il leader di Kiev è necessaria una riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Mentre per Mosca «è assurdo privare la Russia del diritto di presiederlo»

«Il completo fallimento dell’istituzione». Con queste parole, il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha descritto la presidenza della Federazione russa al Consiglio di Sicurezza della Nazioni Unite. Un (prestigioso) organo, questo, che sulla carta dovrebbe garantire la pace e la sicurezza internazionale, e che per un mese verrà guidato da un Paese il cui leader, Vladimir Putin, sta portando avanti un invasione alle porte dell’Europa sul quale pende un mandato d’arresto internazionale per presunti crimini di guerra. L’ultima volta che Mosca lo ha presieduto è stato nel febbraio del 2022, proprio quando lanciò l’invasione dell’Ucraina. «Oggi uno stato terrorista ha cominciato a presiedere il Consiglio di sicurezza Onu. L’ultima volta che Mosca lo ha presieduto è stato nel febbraio del 2022, proprio quando lanciò l’invasione dell’Ucraina Ieri l’esercito russo ha ucciso un altro bambino ucraino, un bambino di cinque mesi», mentre continua ogni giorno a bombardare con «centinaia di colpi di artiglieria», ha aggiunto il leader di Kiev nel suo consueto videomessaggio serale. Per Zelensky è necessario «riformare il Consiglio di Sicurezza dell’Onu», ha detto. Tuttavia, si tratterebbe di «una riforma chiaramente in ritardo», ha concluso il presidente ucraino sottolineando quanto sia necessaria. Nonostante le proteste, gli Usa hanno ribadito di non poter impedire alla Russia, membro permanente del Consiglio, di assumerne questo ruolo dal forte valore simbolico. In un’intervista alla Tass l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, ha definito «semplicemente assurda» l’idea di privare Mosca del diritto di presiedere il Consiglio, sottolineando che un’esclusione sarebbe impossibile senza modifiche alla Carta dell’Onu.


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