L’imprenditore evaso dai domiciliari a Milano è arrivato in Russia: «Non mi fido della giustizia italiana»
Artem Uss, il magnate e figlio del governatore della regione di Krasnojarsk che poco meno di due settimane fa è evaso dai domiciliari nella sua residenza di Basiglio, nel milanese, è riuscito a raggiungere la Russia. Ad aggiornare le informazioni sulla sua posizione è stato lo stesso Uss. «Sono in Russia. In questi giorni particolarmente drammatici, persone forti e affidabili sono state con me. Grazie a loro», ha dichiarato all’agenzia stampa di Stato russa Ria Novosti. L’uomo non ha risparmiato critiche all’Italia: «Il tribunale italiano, sulla cui imparzialità inizialmente contavo, ha dimostrato la sua chiara parzialità politica. Purtroppo è anche pronto a piegarsi alle pressioni delle autorità statunitensi». Il riferimento è all’estradizione negli Stati Uniti, concessa dall’Italia il 21 marzo scorso. Riguardo il modo in cui è stato trattato, Uss sostiene che in questo momento i cittadini russi siano oggetto di «giochi senza regole».
L’arresto e la fuga
Artem Uss era stato fermato all’aeroporto di Milano Malpensa lo scorso 17 ottobre su mandato d’arresto internazionale dell’autorità giudiziaria di New York. Negli Usa era ricercato per contrabbando di petrolio dal Venezuela verso la Russia e la Cina. L’uomo è anche accusato di frode bancaria e traffico di tecnologie militari dagli Usa verso la Russia. La sua figura è stata scoperta nell’ambito di un’indagine statunitense nata con l’obiettivo di comprendere in che modo Mosca sia stata in grado di impiegare armi ad alta tecnologia in Ucraina. Già prima dell’evasione, il magnate rischiava 30 anni di carcere. Il sospetto è che la fuga sia stata agevolata dai servizi segreti russi.
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