Milano, 24enne violentata in corso Como. Il gip sul 37enne fermato: «Voleva annientare qualsiasi capacità di difesa della vittima»

Uscita dal locale, la giovane ha raccontato di essersi ritrovata senza chiavi né cellulare, e di aver perso i propri amici

Una violenza messa in atto con «allarmante disinvoltura» con l’obiettivo di «annientare qualsiasi capacità di difendersi» da parte della vittima. Con queste parole il gip di Milano Sara Cipolla ha confermato poche ore fa il fermo per Imad Bourchich, il 37enne di origine marocchine accusato di aver stuprato nella notte tra venerdì 31 marzo e stato 1 aprile una giovane di 24 anni dopo una serata in discoteca. Nell’ordinanza con cui il giudice ha accolto la richiesta del pm Francesca Gentilini, si parla dello «spessore criminale» del 37enne, fermato domenica 2 aprile dalla Squadra Mobile. Se non restasse in carcere, Bourchich, che ha già violato un ordine di espulsione, potrebbe fuggire. Attualmente senza lavoro e senza fissa dimora, l’accusato della violenza alla 24enne fuori la discoteca di Corso Como a Milano, risulta avere, da quanto riferisce il gip, anche «contatti in ambito criminale». Interrogato nella giornata di ieri, 5 aprile, ha tentato di negare gli abusi sessuali commessi secondo l’accusa ai danni della ragazza approfittando anche del suo stato alterato da un paio di cocktail. Uscita dal locale milanese, la presunta vittima si è accorta di non avere più chiavi né cellulare, e di aver perso i propri amici. Come ha raccontato alle autorità, la situazione le ha provocato una sensazione di smarrimento, accentuato dall’alcol e da altri stupefacenti che la ragazza aveva assunto. A quel punto sarebbe arrivato il 37enne che si è offerto di aiutarla. I due si si sono incamminati verso piazza Einaudi, a circa un chilometro dal locale. Nel luogo in cui l’uomo è solito dormire, in un giaciglio in strada, sarebbe avvenuta la violenza.


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