Turista italiano ucciso a Tel Aviv, la conferma della Farnesina: «Morto Alessandro Parini, feriti non gravi altri due connazionali» – I video

Secondo i media locali sono rimasti feriti sette turisti nell’attacco messo a segno con un’auto che ha travolto la folla sul lungomare di Tel Aviv

È Alessandro Parini, 35 anni e residente a Roma, la vittima dell’attentato terroristico avvenuto questa sera 7 aprile sul lungo mare di Tel Aviv, in Israele. Lo conferma su Twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Al Tg1 il ministro ha poi aggiunto che tra i feriti ci sono altri due connazionali, di cui sono in corso gli accertamenti ma che «non sarebbero gravi». Hamas non ha rivendicato l’attacco, ma attraverso il suo portavoce Abdel Latif Qanua ha parlato di una «operazione di alto livello nel cuore della entità sionista, a Tel Aviv». I media locali parlano di un attentato terroristico, che avrebbe avuto luogo in due aree della città: Kaufmann Street e Charles Clore Park, entrambi sul lungomare. Secondo le prime ricostruzioni, l’attentatore – un arabo israeliano – sarebbe prima piombato sulla folla con la sua auto e poi avrebbe iniziato a sparare con un’arma da fuoco. A due ore dall’attentato, il bilancio provvisorio del Magen David Adom (l’equivalente locale della Croce Rossa) è di un morto e sette feriti. Di questi ultimi, almeno uno sarebbe italiano: si tratta di Roberto Niccolai. I soccorritori israeliani hanno precisato che un uomo di 74 anni, uno di 39 e una ragazza di 17 anni «sono in condizioni medie». Mentre gli altri quattro feriti – una donna di 70 anni, un uomo di 50 anni, uno di 31 anni e una donna di 27 – «sono feriti in maniera superficiale». La Farnesina ha espresso «orrore e profondo sgomento per il vile attentato» con il ministro Tajani che ha fatto sapere di essere al lavoro per avere aggiornamenti anche sugli altri cittadini italiani coinvolti. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni «esprime vicinanza alla famiglia della vittima, ai feriti, e solidarietà allo Stato di Israele per il vile attentato che lo ha colpito», ha fatto sapere Palazzo Chigi con una nota.


L’attentatore

La polizia ha confermato di aver ucciso il presunto attentatore prima che potesse riprendere a sparare: «Mentre gli agenti si avvicinavano al veicolo con gli ispettori municipali di Tel Aviv, il guidatore stava provando a raggiungere un’arma da fuoco. L’agente e gli ispettori lo hanno neutralizzato e ucciso», ha fatto sapere la polizia israeliana. Gli agenti hanno anche diffuso una foto della carta d’identità del presunto attentatore: il suo nome è Yousef Aboujaber, 44 anni, di origini palestinesi. La Jihad Islamica, organizzazione islamista radicale egiziana, ha fatto sapere con una nota che l’attacco a Tel Aviv è «una risposta naturale e legittima ai crimini di occupazione contro il popolo palestinese».


Netanyahu chiama i riservisti dell’esercito

Dopo aver appreso dell’attentato di Tel Aviv, Benjamin Netanyahu ha ordinato il richiamo di tutte le forze di riserva disponibili della Guardia della frontiera. Il premier israeliano ha poi ordinato al capo di Stato maggiore, il generale Herzi Halevi, di richiamare anche i riservisti dell’esercito. Lo ha reso noto il suo ufficio. In precedenza erano stati richiamati anche i riservisti dell’aviazione militare.

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