Cessate il fuoco per la Pasqua ortodossa? Il Cremlino stavolta non ci prova neanche: «Nessuno l’ha proposta: ma c’è tempo»

Dopo il fallimento della tregua lo scorso Natale, Mosca allontana l’idea di fare per primo la proposta di un cessate il fuoco per il 16 aprile

Il Cremlino allontana lo scenario di un cessate il fuoco per la Pasqua Ortodossa di domenica 16 aprile tra le truppe russe e ucraine, dopo che l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) dagli Stati Uniti aveva ipotizzato una mossa da parte di Mosca con l’obiettivo di ritardare la controffensiva ucraina. «L’idea non è stata proposta da nessuno», ha tagliato corto Dmitry Peskov, il portavoce di Vladimir Putin, che ha ricordato come già in passato ogni proposta di tregua è stata ignorata da Kiev. «Finora non ci sono state iniziative in merito – ha detto Peskov – ma la nostra Settimana Santa è appena iniziata». Appena la scorsa settimana, il presidente dell’Unione mondiale dei vecchi credenti russi, Leonid Sebastianov, aveva citato una conversazione con Papa Francesco che gli avrebbe suggerito un cessate il fuoco di due settimane nella zona di guerra a partire dal 9 aprile, cioè dal giorno della Pasqua cattolica. Sin dal 2014 diversi cessate il fuoco sono stati dichiarati in occasione delle principali festività, soprattutto religiose, nel corso dei negoziati di Misnk. Ma l’agenzia di stampa russa Tass ha ribadito come le proposte da parte russa sarebbero state puntualmente violate dagli ucraini sin dalle prime ore. L’ultimo fallimento di una breve tregua c’era stato a Natale, quando il cessate il fuoco ordinato da Putin non durò che poche ore con un duro scambio di accuse reciproche tra Kiev e Mosca.


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