L’ex politico indiano Atiq Ahmed ucciso a colpi di pistola in diretta televisiva

Tre presunti responsabili, che hanno colpito a morte anche il fratello, sono stati arrestati

Atiq Ahmed, un ex politico indiano, è stato ucciso a colpi di pistola in diretta televisiva. Assieme a lui c’era anche il fratello Ashraf, che a sua volta è stato colpito ed è morto. Il tutto è avvenuto ad Allahabad, in India, sabato notte. Ahmed era sotto arresto per rapimento e omicidio. Lui e il fratello erano stati arrestati per l’uccisione di Umesh Pal, testimone chiave dell’omicidio del 2005 di Raju Pal, un parlamentare del partito regionale Bahujan Samaj (BSP). Nei giorni scorsi avevano ucciso suo figlio adolescente. L’ex deputato indiano stava andando a fare un controllo medico in ospedale con il fratello, sotto custodia della polizia, quando alcuni giornalisti gli hanno fermati per fargli alcune domande. Nel filmato, che ha fatto il giro dei canali televisivi e dei social, si vede Ahmed che risponde alla domanda se ha partecipato o meno al funerale del figlio. Il politico risponde di no. Poi gli spari.


I timori di Ahmed

I presunti responsabili degli omicidi, tre in tutto, sono stati fermati e arrestati. La Bbc riferisce che erano arrivati sul posto in motocicletta e avevano finto di essere della stampa. Sul posto sono rimasti feriti anche un poliziotto e un giornalista. Nei mesi scorsi Ahmed aveva lanciato una petizione sostenendo che si sentiva sotto minaccia dalla stessa polizia. Ma la Corte Suprema indiana non gli ha prestato attenzione. «Quando qualcuno può essere ucciso sparando apertamente in mezzo al cordone di sicurezza della polizia, allora che dire della sicurezza del pubblico in generale. A causa di ciò, si sta creando un’atmosfera di paura tra il pubblico, sembra che alcune persone stiano deliberatamente creando questo clima di paura», ha dichiarato Akhilesh Yadav, politico e capo del partito di opposizione Samajwadi.


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