Rogo di Primavalle, il messaggio di Meloni a 50 anni dalla tragedia dei fratelli Mattei: «Una delle pagine più buie»

In mattinata il presidente della regione Lazio, insieme all’assessore alla Cultura di Roma e rappresentanti dell’esecutivo, ha deposto una corona in via Bernardo da Bibbiena 33

«Il 16 aprile di cinquant’anni fa l’Italia e Roma hanno vissuto una delle pagine più buie della storia nazionale. Quello che possiamo fare oggi è tenere viva la memoria di quanto accaduto, per evitare il pericolo di ricadute e condurre l’Italia e il nostro popolo verso una piena e vera pacificazione nazionale». La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ricorda così il rogo di Primavalle, quando nella notte tra il il 15 e il 16 aprile del 1973 un gruppo di militanti di Potere Operaio diede fuoco all’abitazione dell’ex segretario della sezione del Movimento sociale italiano, Mario Mattei. Nell’incendio morirono i due fratelli Virgilio e Stefano, di 22 e 8 anni. «Il nostro popolo è stato costretto a prendere coscienza di una realtà che si andava affermando ma che in tanti continuavano a voler ignorare: l’odio cieco e totale nei confronti dell’avversario politico», ha scritto in una nota la premier, «un odio allo stato puro che stava divorando la mente e il cuore di molti e che stava avvelenando la Nazione». E aggiunge: «Non possiamo restituire la vita ai troppi giovani che l’hanno sacrificata ad un’ingiusta violenza. Quello che possiamo fare oggi è tenere viva la memoria di quanto accaduto, per evitare il pericolo di ricadute e condurre l’Italia e il nostro popolo verso una piena e vera pacificazione nazionale». Stamattina, alla cerimonia per deporre una corona d’alloro e tre corone di fiori sul luogo dell’episodio, erano presenti il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e l’assessore alla cultura di Roma Capitale Miguel Gotor, seguiti dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, dal vice presidente della Camera Fabio Rampelli e dal vice presidente al Senato, Maurizio Gasparri.


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