Il futuro di Andrea Agnelli lontano da Torino, le nozze e il trasloco all’estero: la svolta sulla SuperLega che può riportarlo nel calcio

L’ex presidente juventino si prepara a dedicarsi quasi esclusivamente alla sua vita privata e alla famiglia. Ma stando alla finestra sul mondo del calcio: l’attesa è tutta per la sentenza di giugno sulla SuperLega

Il pallino della SuperLega non sarebbe mai andato via dalla sua testa, ma per Andrea Agnelli il futuro sembrerebbe lontano dal mondo del pallone. Nel discorso di addio da presidente della Juventus all’ultima assemblea degli azionisti che ha nominato i nuovo vertici, l’ex numero uno bianconero aveva detto: «Il futuro è una pagina bianca». E quella pagina dovrebbe riempirla innanzitutto lontano da Torino, come riporta la Gazzetta dello Sport. Di certo lontano dal calcio, con la squalifica di 24 mesi arrivata dalla giustizia sportiva per il caso plusvalenze, mentre sta per partire il processo sull’inchiesta Prisma della procura torinese. Secondo il quotidiano sportivo, Agnelli avrebbe intenzione innanzitutto di dedicarsi alla sua vita privata. Proprio in quell’ultimo intervento da presidente juventino aveva citato la compagna Deniz: «Non vedo l’ora di ricominciare insieme. Ti amo fino alla fine». L’intenzione sarebbe di sposarsi, per la seconda volta, con la compagna con cui è legato dal 2015 e con cui ha avuto due figlie. Le nozze dovrebbero svolgersi a Torino poco prima dell’estate, con una cerimonia per pochi intimi, per poi traslocare, probabilmente all’estero. Lontano dall’Italia, Andrea Agnelli dovrebbe continuare a occuparsi degli affari di famiglia, almeno da azionista di Stellantis ed Exor, dopo le dimissioni dal Cda. E poi c’è la Lamse, la holding personale che gestisce i suoi investimenti di cui è presidente. Secondo Gazzetta, l’ex presidente juventino non avrebbe intenzione di mettere da parte il progetto della SuperLega attraverso la A22, la società che avrebbe l’obiettivo di mettere in piedi una competizione alternativa alle coppe della Uefa. Molto dipenderà dalla sentenza attesa a giugno della Corte di giustizia europea. Attesa che lo stesso Agnelli non aveva nascosto quando in quella famosa assemblea degli azionisti juventini aveva ribadito la sua speranza che la Corte riconoscesse l’abuso di posizione dominante della Uefa.


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