Psichiatra aggredita a Pisa, fermato un ex paziente di 35 anni: «Era stato già arrestato»

Gianluca Paul Seung aveva conosciuto la dottoressa Capovani nel 2019, quando era stato collocato in cura presso il Servizio psichiatrico diagnosi e cura di Pisa

Ha 35 anni ed è residente a Torre del Lago (in provincia di Lucca): a distanza di un giorno dal terribile agguato a Barbara Capovani, la psichiatra dell’ospedale Santa Chiara di Pisa violentemente aggredita e ricoverata in gravi condizioni dopo esser stata operata, il principale sospettato è un ex paziente della dottoressa. Si chiama Gianluca Paul Seung e nella notte è stato fermato per tentato omicidio dalla polizia di Pisa. Non solo era stato un paziente dell’ospedale psichiatrico della città ma era anche ben conosciuto dalle forze dell’ordine locali. Aveva infatti ricevuto diversi fogli di via dalle provincia di Lucca, di Prato e di recente anche di Pisa. Nel 2022, mentre si recava come imputato al tribunale di Lucca per un processo di interruzione di pubblico servizio, aveva ferito una guardia all’ingresso, ed era stato arrestato. Il fermo avvenuto nella scorsa notte è stato disposto dalla Procura di Pisa, dopo le indagini condotte dalla Squadra Mobile. Gli investigatori hanno potuto visionare le telecamere all’esterno della struttura e ascoltare un testimone che avrebbe visto allontanarsi dal luogo dell’aggressione un uomo vestito di nero.


L’ossessione per i complotti

Amante dei complotti, dalla vendita di cellule staminali alle sette sataniche, Seung attaccava con particolare accanimento la psichiatria. E, come riporta Repubblica, prendeva spesso di mira la dottoressa Capovani, responsabile della Salute Mentale pisana. L’aveva infatti conosciuta dopo esser stato ricoverato nell’azienda sanitaria locale, nel 2019. In quell’occasione, era stato osservato ed esaminato a livello clinico proprio da Capovani, prima di tornare agli arresti domiciliari. Dalle indagini emerge che l’uomo «nutriva forti rancori nei confronti della dottoressa che lo aveva avuto in cura in quell’anno, elementi che trovano conferma nell’analisi dei social media dell’indagato».


«Molti psichiatri in Italia sono coinvolti in riti satanici dove uccidono i minori, fra cui Barbara Capovani», scriveva lo scorso luglio. Nel 2021, invece, puntava il dito contro altri psichiatri toscani, accusandoli di gestire «un traffico di organi e ormoni rapendo bambini e uccidendoli. Dal loro sangue ricavano un ormone che serve per prolungare la vita, usato anche da Elisabetta di Inghilterra». Teorie in realtà molto popolari in determinanti ambienti del web, soprattutto quelli collegati al movimento cospirazionista QAnon. In questa presunta guerra sotterranea, lui sentiva di essere un guerriero del bene, «uno sciamano mediatore tra invisibile e visibile». Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, che contestano all’uomo la premeditazione, Seung avrebbe tentato l’agguato già dal giorno precedente ma Barbara Capovani non c’era. Il giorno successivo è quindi tornato, nuovamente vestito di nero «portando a compimento il proprio intento criminale, colpendo con un oggetto contundente ripetutamente […] la vittima, cogliendola di sorpresa alle spalle, mentre era chinata sulla propria bicicletta per rimuoverne il lucchetto e andare via alla fine del proprio turno di lavoro».

La solidarietà degli colleghi

«A nome di tutto il Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi», scrive in una nota David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, «desidero esprimere la più forte solidarietà alla dottoressa Barbara Capovani per la terribile aggressione di cui è stata vittima, un evento tragico dal quale ci sentiamo tutti colpiti. Dobbiamo lavorare tutti insieme per prevenire e gestire la violenza contro gli operatori sanitari, trovando soluzioni efficaci a questo grave fenomeno».

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