Pisa, è morta la psichiatra aggredita all’uscita dell’ospedale Santa Chiara. «Gli organi verrano donati nel rispetto delle sue volontà»

L’accertamento di morte cerebrale per la dottoressa Barbara Capovani si è conclusa. La donna era stata colpita con violenza lo scorso 21 aprile forse da un suo ex paziente, fermato nelle scorse ore dalle forze dell’ordine

La psichiatra violentemente aggredita lo scorso 21 aprile davanti all’ospedale di Pisa non ce l’ha fatta. La dottoressa Barbara Capovani è morta dopo un ricovero di più giorni all’ospedale Santa Chiara della città toscana. Ad annunciarlo il bollettino medico congiunto dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana e dell’Azienda Usl Toscana nord-ovest. «Si è conclusa alle 23.40 la procedura di accertamento di morte con criteri neurologici», si legge nella nota. «Come già preannunciato nel precedente bollettino medico, si procederà alla donazione degli organi così come da volontà espressa in vita dalla Dr.ssa Capovani, condivisa dai familiari e autorizzata dal magistrato della procura di Pisa». Poche ore fa era cominciato per la dottoressa l’iter di accertamento della morte cerebrale. La procedura era iniziata attorno alle 17.40. «Al termine del periodo di osservazione si procederà alla donazione degli organi», avevano già fatto sapere i sanitari, «assecondando in tal modo una sua espressa volontà che i familiari hanno condiviso». Nelle scorse ore è stato fermato il principale sospettato del tentato omicidio della dottoressa. Si tratta di Gianluca Paul Seung, 35enne lucano ed ex paziente della dottoressa. Un uomo già noto alle forze dell’ordine, che gli avevano dato diversi fogli di via dalle province di Lucca, Prato e Pisa. L’uomo era ossessionato dai complotti, dalla vendita di cellule staminali, dalle sette sataniche e aveva un particolare accanimento contro la psichiatria. Sarebbe stato lui, vestito di nero e armato di una mazza, a colpire la sua ex dottoressa con una spranga prima di allontanarsi.


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