La Russia sfodera il rivale di ChatGPT: arriva GigaChat. Un risponditore automatico in salsa machista?

Sviluppato dal colosso finanziario di Stato Sberbank, al momento è disponibile solo in prova, mentre desta curisotà l’assonanza con il meme GigaChad

La Russia ha creato la propria alternativa a ChatGPT. Dopo Baidu, azienda tecnologica cinese, anche Sberbank – grande banca che fa riferimento allo Stato russo – ha ufficializzato l’inizio del periodo di prova di un rivale. GigaChat, modello di linguaggio basato sull’intelligenza artificiale, quantomeno negli intenti, dovrebbe essere in grado di competere con il servizio di OpenAi, e addirittura di fare meglio quando si tratta di “parlare” in russo a chi lo utilizza. GigaChat entra così nella corsa all’oro dell’intelligenza artificiale, per il momento in modalità di test disponibile solo su invito. Da anni, riporta Reuters, la banca russa investe considerevolmente nel settore del tech, che per l’azienda diventa sempre più importante, in modo da ridurre la propria dipendenza dall’importazione di queste tecnologie dall’estero.


GigaChat e GigaChad

Desta curiosità il nome scelto per il bot. GigaChat ricorda infatti GigaChad, noto meme utilizzato online per prendersi gioco della mascolinità tossica. La base che viene associata a frasi che prendono in giro gli atteggiamenti da duri talvolta assunti dagli uomini è costituita dalla foto di un modello muscoloso e dalla mascella pronunciata, che viene modificata in modo da accentuare ancor di più i tratti mascolini stereotipati. Il volto è noto ai più, mentre un’informazione meno conosciuta è il Paese di provenienza del modello Ernest Khalimov: proprio la Russia. Difficile dire con certezza se si tratti di un collegamento voluto. Quel che è certo è che nella Federazione il culto della mascolinità è certamente presente ed impersonificato dal presidente Vladimir Putin, ad esempio, nelle note foto in cui pesca a petto nudo, o in quella in cui, sempre senza maglietta, va a cavallo.


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