Il nuovo Patto di Stabilità? Può costare all’Italia 15 miliardi all’anno. I calcoli della Commissione sul rientro dal deficit

Secondo i tecnici di Bruxelles su un arco quadriennale Roma potrebbe dover rientrare dello 0,85% del Pil all’anno

Quanto potrebbe valere per l’Italia lo sforzo di «aggiustamento fiscale» che l’Ue chiederà ai Paesi con deficit eccessivo, se sarà approvato il nuovo sistema di regole proposto oggi dalla Commissione? A fare i calcoli sono stati gli stessi tecnici di Bruxelles: il percorso di rientro potrebbe costare al governo una manovra correttiva da 14-15 miliardi all’anno. La proiezione, riporta l’Ansa, è stata elaborata dai tecnici della Commissione europea incrociando i target di rientro previsti dalla nuova proposta Ue con i numeri dell’economia italiana. L’aggiustamento minimo annuale dal deficit eccessivo, nel nuovo possibile Patto, è sì dello 0,5% del Pil, infatti. Ma considerati i termini dello scostamento del bilancio italiano rispetto ai tetti europei di debito e deficit (60% e 3% in rapporto al Pil rispettivamente), lo sforzo di aggiustamento per l’Italia in una traiettoria di quattro anni (la durata prevista dei nuovi piani pluriennali) dovrebbe essere pari allo 0,85% del Pil all’anno. Tra i 14 e i 15 miliardi di euro, appunto. Se invece l’Italia volesse e potesse usufruire di un’estensione del periodo di aggiustamento sino a sette anni, riferisce ancora il documento citato dall’Ansa, la correzione annua scenderebbe allo 0,45% del Pil.


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