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La nota di Dario Fabbri sul mondo che cambia: «Perché quella della Cina tra Kiev e Mosca è una mediazione posticcia» – Il video

La telefonata tra Xi Jinping e Volodymyr Zelensky e le dichiarazioni di Pechino sui Paesi ex sovietici: cosa c’è dietro i segnali di Pechino a Kiev

Mentre nel centro dell’Ucraina e sulla capitale Kiev sono tornati a cadere missili, con il bilancio più pesante registrato nella città di Uman dove sono morti almeno 21 civili, la questione ucraina registra un importante evento negli ultimi giorni con la telefonata tra Volodymyr Zelensky e il presidente cinese Xi Jinping. Il direttore della rivista Domino, Dario Fabbri, spiega quanto sia importante questa telefonata perché innanzitutto rilancia il «ruolo di posticcia mediatrice della Cina». Una telefonata però che arriva dopo un mese dalla visita dello stesso leader cinese a Mosca da Vladimir Putin, dove è stato rinsaldato il sodalizio tra Cina e Russia. Resta quindi ancora evidente, spiega Fabbri, la sproporzione tra il sostegno cinese alla Russia e il «freddissimo sostegno all’Ucraina».


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