Il bimbo non smette di piangere e il padre lo prende a pugni e morsi, la denuncia della madre: beccato dalla telecamera in casa – Il video

L’episodio è stato ripreso da una telecamera di sorveglianza all’interno dell’appartamento

La madre è in bagno, il bimbo continua a piangere e il padre comincia a picchiarlo per farlo smettere. Una vicenda terribile, ripresa da una telecamera di videosorveglianza installata all’interno dell’appartamento della coppia, che vive nel quartiere Pianura di Napoli. I filmati sono ora stati acquisiti dagli agenti della squadra mobile della polizia, che indaga sull’accaduto. Il primo a condividere la notizia è stato il giornalista Pino Grazioli, che scrive: «La ragazza è andata in bagno perché non si sentiva bene, e nel mentre sente il piccolo piangere. Scoprirà poi con orrore che l’uomo gli stava dando dei pugni, pizzichi e morsi per farlo zittire». In un primo momento, la donna non si sarebbe accorta di nulla. Il giorno successivo, insospettita da alcuni segni sul volto del piccolo, avrebbe deciso di rivedere la registrazione della telecamera. Ed è in quel momento, una volta accertato il maltrattamento, che avrebbe deciso di andare in commissariato per sporgere denuncia.


In alto a sinistra sul video viene riportata la data del 6 maggio. Dalle immagini, non perfettamente nitide, si vede l’uomo tenere in braccio il bimbo. A un certo punto, sembra colpirlo al volto con un pugno, mentre qualche istante più tardi gli preme una mano sul volto e poi avvicina la sua testa a quella del neonato. Nelle scorse ore, la madre ha fatto circolare sui social anche una fotografia della faccia del bambino con una ferita al lato della bocca. A rilanciare la notizia è anche il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che commenta: «Si verifichi se il piccolo abbia subìto altre violenze e si predispongano tutte le misure cautelative per la sua sicurezza. Ci aspettiamo che il padre del bambino venga denunciato e che ci siano nei suoi confronti giusti provvedimenti. Noi seguiremo la vicenda con la massima attenzione per la sicurezza del bambino e della mamma».


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