Open to Meraviglia, cosa sappiamo dei commenti e delle reazioni fake sul post di Daniela Santanché

Un’iniziativa troppo evidente e a basso costo per risultare a favore dell’iniziativa

Dopo i nomi sbagliati delle città tradotti per errore, la gaffe sul lago di Misurata, lo spot ufficiale che scompare dal sito istituzionale, la campagna Open to Meraviglia del Ministero del Turismo continua a collezionare una lunga serie di critiche e accuse. Mentre ad aprile Iacopo Melio aveva segnalato presenza di molteplici followers falsi sul profilo Instagram ufficiale @Venereitalia23, a maggio tocca a Riccardo Pirrone denunciare la presenza di diversi commenti positivi a favore della campagna sotto al post Facebook di Daniela Santanché. Non solo commenti, abbiamo riscontrato anche numerose reazioni effettuate da account vietnamiti falsi utilizzati solo per questo scopo.

«Daniela Santanchè si vanta della sua campagna e dei numeri raggiunti. Peccato che sono numeri falsati, semmai italiani, pieni di critiche e del tutto gonfiati da follower e commenti fake» scrive in un post il CEO di KiRweb, noto per le campagne social della Taffo Funeral Services. Secondo Pirrone «sia sotto il suo profilo ufficiale che nel profilo Instagram della Venere Influencer ci sono secchi di commenti finti» riportando qualche esempio in alcuni screenshot, dove si possono notare diversi interventi positivi da diversi utenti molto simili, soprattutto per il semplice fatto che raffigurano giovani atleti muscolosi. Per trovarli, bisogna aprire il post Facebook del 3 maggio pubblicato nella pagina Facebook della ministra e selezionare l’opzione “tutti i commenti”.

I commenti

«La campagna pubblicitaria ha fatto un lavoro fantastico nel mostrare l’importanza delle persone locali per il territorio. Ho apprezzato molto l’uso di testimonianze reali nella pubblicità» scrive l’account Armel Picard che nella sua foto profilo mostra i pettorali. Lawrence Gibbs, che pubblica una foto simile sempre scattata davanti allo specchio, commenta così: «La campagna pubblicitaria ha saputo mostrare il lato più romantico e suggestivo del territorio, con immagini di tramonti mozzafiato e di cene romantiche. Non vedo l’ora di portare la mia dolce metà in questo luogo!». Un altro utente è Paulin Dutertre, ma il suo commento è strutturato in maniera diversa ed estremamente generica: «Wow, questa campagna pubblicitaria territoriale è pazzesca! Mi ha fatto venire voglia di partire subito per la destinazione in questione!». Poi c’è Roger Webster che, secondo uno screenshot pubblicato da Pirrone, avrebbe elogiato l’intera operazione del Ministero: «La campagna pubblicitaria ha saputo mostrare che il territorio è adatto a tutte le età, dalle famiglie con bambini ai gruppi di amici. Non vedo l’ora di condividere queste esperienze con i miei cari!».

Gli account

Gli account Paulin Dutertre e Armel Picard sono stati creati nel dicembre 2022, data di pubblicazione della sua foto profilo. Anche il profilo di Lawrence Gibbs è identico dal punto di vista dei contenuti pubblicati: la foto profilo e l’immagine di copertina pubblicate il 25 marzo 2023. La data coincide con la pubblicazione di entrambi gli elementi nel profilo di Alvin Fuller e di Roger Webster. Quanto basta per comprendere che dietro a questi account ci possa essere la stessa persona o una stessa società che fornisce dei servizi a pagamento.

Le reazioni vietnamite

Anche le reazioni sono del tutto anomale, dove la quasi totalità delle selezioni per la faccina “wow” appartengono a account vietnamiti. C’è un problema, perché molti utilizzano le stesse immagini di profilo con nomi diversi. In un caso, riportato nello screenshot qui sotto, ben quattro hanno la stessa foto (1234).

Il probabile attacco

Non è dato sapere chi e con quale finalità sia accaduto ciò. Non è possibile confermare che sia opera di chi segue la pagina Facebook del Ministro o di qualche agenzia impegnata con Open to Meraviglia. Si potrebbe trattare, con molta probabilità, di un attacco nei confronti della stessa Santanché, come è accaduto nella mia pagina Facebook nel post del 5 maggio 2023 dove decine e decine di account vietnamiti hanno selezionato come reazione la faccina che ride, traendo in inganno gli altri utenti (reali o anonimi).

La via orientale

La pista vietnamita ci porta all’account Armel Picard, l’unico dei profili dove la persona ritratta con caratteristiche fisiche orientali. Il ragazzo della foto coincide perfettamente con il soggetto di una galleria fotografica pubblicata sul sito thailandese Postjung.com, scatti prelevati dal profilo Facebook di un utente che si fa chiamare Boom Khorawit (che possiede anche un profilo Instagram). Riscontriamo diverse foto scattate dal ragazzo nello stesso posto, ossia all’interno di un bagno pubblico e presumibilmente di una palestra (qui, qui, qui e qui).

Campagne a pagamento

Alessandro Orlowski, CEO di Water on Mars, ci spiega che i maggiori esperti di furto di identità e di creazione di botnet che infestano i social sono i vietnamiti. Nel 2020, come riportato dai siti locali, vennero rubati milioni di account di cittadini del Vietnam.

Una schermata di un forum dove vengono riportate le violazioni degli account vietnamiti.

Una notorietà da non sottovalutare, basti pensare che il guru dell’hacking del Vietnam, Hieu Minh Ngo, venne arrestato e condannato a 13 anni di prigione negli Stati Uniti dopo aver violato migliaia di profili americani. Rilasciato nel 2020, ora lavora presso la National Cyber ​​Security Center (NCSC) del Ministero dell’informazione e delle comunicazioni del Vietnam.

La pista della trollata

Teoricamente, sarebbe bastato leggere il commento dell’utente fake Armel Picard per considerare il fatto di trovarci di fronte a una trollata contro la campagna: «Ho apprezzato molto l’uso di testimonianze reali nella pubblicità». Sono noti, da ormai oltre un decennio, i servizi orientali per infestare le pagine e gli account social con commenti e reazioni fasulle. I costi, in alcuni casi, sono veramente bassi e di scarsa qualità. Risulta difficile pensare che sia opera di chi amministra la pagina di Daniela Santanché o di chi gestisce la comunicazione della campagna Open to Meraviglia.

Leggi anche: