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No! Il telefilm “Rocco Schiavone” non sostiene l’esistenza delle fantomatiche “scie chimiche”

08 Maggio 2023 - 16:51 David Puente
In nessun caso la RAI sostiene la teoria di complotto, al contrario

«Film del 2016» leggiamo in un reel su Facebook che ha superato in pochi giorni le 4.300 condivisioni, testo seguito da un «c’è lo stanno dicendo da un bel pezzo» (errore incluso). Nella clip notiamo “Rocco Schiavone“, personaggio noto della televisione italiana interpretato dall’attore Marco Giallini, mentre viene bombardato da una serie di teorie del complotto da parte di “Michela Gambino” interpretata da Lorenza Indovina, partendo dalle fantomatiche scie chimiche a Soros e quant’altro. Ciò che non riportano gli utenti che condividono la clip è che quella scena prende in giro proprio i credenti di queste fantasie.

Per chi ha fretta

  • La scena del telefilm viene ripresa da un cellulare e diffusa per sostenere che in televisione abbiano ammesso l’esistenza delle “scie chimiche” e di altre teorie.
  • “Michela Gambino”, personaggio della serie protagonista della clip, è di fatto una teorica della cospirazione come riportato nelle descrizioni dei profili Rai.
  • La Rai non sta ammettendo in alcun modo l’esistenza delle “scie chimiche” attraverso tale personaggio, ma etichetta come teorie di complotto tali credenze e prende in giro coloro che ci credono attraverso il personaggio.

Analisi

Ecco uno screenshot del reel con relative condivisioni:

Il personaggio complottista

La scena del telefilm Rai viene così commentato dall’account Twitter ufficiale nel 2018:

La Gambino entra in scena e ci delizia con le sue teorie complottiste, le scie chimiche e i famosi 300 potenti che comandano il mondo. Benvenuta!

RoccoSchiavone #RoccoSchiavone2 @marcogiallini

La puntata non è neanche del 2016, come sostiene il reel, ma riguarda la seconda serie del 2018 come indicato dall’hashtag “#RoccoSchiavone2”. La puntata si intitola “Pulvis et Umbra” e il momento ripreso è quello del primo incontro tra i due personaggi sulla scena di un crimine. Ecco la descrizione sul sito Rai della puntata:

Mentre Rocco si reca in questura assieme a Gabriele per dargli ripetizioni e provare a salvarlo dalla bocciatura, un passante scorge un corpo senza vita galleggiare nella Dora. Si tratta di una donna transessuale di identità sconosciuta, strangolata. Per questa nuova indagine, Rocco deve confrontarsi con Michela Gambino, commissario della polizia scientifica che, oltre a nutrire un grande numero di teorie complottiste, ha anche rilevato l’ufficio del vice-questore.

La clip si interrompe e non mostra il momento in cui “Rocco Schiavone” mostra il suo disappunto su quanto detto dalla collega complottista.

In un’intervista del 2023 di Francesca Monti, l’attrice Lorenza Indovina racconta il personaggio da lei interpretato:

Lorenza, in “Rocco Schiavone 5” ritroviamo Michela Gambino, capo della polizia scientifica da lei interpretato. Che sviluppi avrà il suo personaggio e quali sono i tratti che preferisce?

Mi sono innamorata del personaggio fin dal primo istante in cui ho letto i libri di Manzini, e mi è entrata nel cuore. Michela ha diversi tratti che in un certo senso mi riguardano, anche se non sono paranoica e complottista come lei.

Video TikTok

Il video è stato inizialmente pubblicato ad aprile 2023 da un account TikTok chiamato “@sissiebbastaterzoprofilo” dove leggiamo gli hashtag «#liberidiscegliere #gesuelavialaveritalavita» e un commento del creator: «Esatto, stanno rompendo tutto e la meraviglia che Dio ha creato».

Conclusioni

La clip utilizzata non dimostra in alcun modo che la televisione italiana, la Rai in particolare, confermi le credenze di certi teorici del complotto. Il personaggio, in realtà, prende in giro questi “credenti”. Per comprendere il livello del ridicolo, oltre alle fantomatiche “scie chimiche” e compagnia, il personaggio “Michela Gambino” riporta un elenco di teorie che si conclude con il «panino elettro connettivo». Al massimo si conosce il “Teorema del panino al prosciutto”, correttamente noto come “Tukey-Stone“, che non ha nulla a che fare con fantomatiche teorie del complotto.

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