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Sgarbi pigliatutto festeggia l’elezione a sindaco di Arpino: «Non capisco chi ha votato per gli altri due: ecco cosa farò per la città»

16 Maggio 2023 - 14:06 Maria Pia Mazza
Dopo il mancato bis a Sutri, il sottosegretario alla Cultura si consola con la guida del Comune in provincia di Frosinone che diede i natali a Cicerone

«La vittoria? Me l’aspettavo». Dopo l’amarezza per la mancata ricandidatura a Sutri a causa di «una situazione politica troppo complicata», Vittorio Sgarbi esulta per l’elezione a sindaco di di Arpino, il piccolo centro di 6.700 abitanti in provincia di Frosinone. «Arpino è una città importante e merita un sindaco importante – ha dichiarato Sgarbi al Corriere della Sera -. Anzi, non riesco a capire chi ha scelto di votare per gli altri due candidati: i miei elettori hanno capito che avrei corrisposto la fiducia che mi hanno dato e non resteranno delusi. Arpino è una città di grande cultura e gli arpinati sono molto orgogliosi del loro passato. Un particolare, questo, che ho subito captato frequentando la città». Sgarbi ha vinto con 2.023 preferenze, staccando largamente gli altri due candidati civici: Andrea Chietini a 1.388 e Gianluca Quadrini a 1.146 voti. E il già sottosegretario alla Cultura ha le idee chiare sui primi passi da muovere come sindaco della terra che diede i natali a Cicerone e al maestro del Cavaraggio, Giuseppe Cesari: «Subito il restauro della Madonna in località La Cona. Poi l’allestimento della mostra dal Cavalier d’Arpino al Caravaggio. Il Gonfalone, poi, dovrà avere maggiore impulso per superare i confini provinciali». Insomma, malgrado i già 10 incarichi all’attivo, tra cui quello di sottosegretario alla Cultura del governo Meloni, assessore alla Cultura di Viterbo, prosindaco di Urbino, commissario per le Arti di Codogno, presidente della Fondazione Ferrara Arte, del Mag di Riva del Garda, della Gypsotheca del Canova e del Mart di Trento, Sgarbi ora è anche primo cittadino di Arpino. Ma non è ancora finita qua. Dopo aver perso la carica di consigliere regionale in Lombardia per incompatibilità con l’incarico di sottosegretario alla Cultura, gli incarichi non rischiano di diminuire. Il critico d’arte è infatti ancora in corsa per diventare anche consigliere comunale anche a Latina, essendo il capolista della lista civica che sosteneva la neo-eletta sindaca Matilde Celentano.

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