Rivolta dei detenuti nel carcere di Avellino, il Sappe: «Da giorni situazione esplosiva»

La protesta sarebbe legata alla punizione subita da un detenuto. Dopo un’ora l’apparente ritorno alla normalità

Almeno 40-50 detenuti nel carcere di Avellino si sono asserragliati all’interno, distruggendo suppellettili e arredi e cercando di prendere il controllo dell’intera struttura. A denunciare alcuni dettagli di quanto avvenuto all’interno è Donato Capece, segretario generale del Sappe: «Un intero Reparto detentivo, quello dei “comuni” – ala A e B -, sotto il pieno controllo dei detenuti, che si stanno organizzando con olio bollente ed altro materiale atto ad offendere e pronto ad essere usato contro il personale di Polizia Penitenziaria». «Da mesi, settimane, giorni denunciamo che il carcere è da tempo fuori controllo, e il Sappe proprio ieri era tornato a chiedere ai vertici dell’Amministrazione penitenziaria l’assegnazione urgente e straordinaria di un contingente del Gruppo Operativo Mobile (Gom) della Polizia Penitenziaria per fronteggiare le criticità operative del Reparto irpino».


Dopo mezzora dal primo allarme, attorno alle 15.40 di oggi, Carabinieri e Polizia hanno circondato tutto il perimetro della casa circondariale che si trova nella frazione di Bellizzi del capoluogo irpino. La direttrice dell’istituto, Concetta Felaco, e gli agenti della polizia penitenziaria, hanno intavolato una trattativa e sono riusciti a riportare la calma nella struttura, con i detenuti che sono rientrati nelle celle. Ieri, dopo alcune aggressioni conto agenti e il medico in servizio nel reparto del penitenziario, c’erano state le prime avvisaglie di protesta.


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