Gerusalemme, alta tensione alla marcia dell’ultradestra: aggrediti cittadini arabi e giornalisti – Il video

«Gerusalemme sarà nostra per sempre», carica i suoi alla manifestazione il ministro Itamar Ben-Gvir, leader del partito di estrema destra Potere Ebraico

Alta tensione oggi a Gerusalemme per la tradizionale «Marcia delle bandiere», condotta annualmente dai movimenti nazionalisti ebraici per celebrare la presa da parte di Israele della zona Est della città durante la Guerra dei Sei giorni del 1967. La polizia ha schierato oltre 3.000 agenti per evitare disordini. Le misure di prevenzione, però, non sono bastate a evitare qualche incidente. Il corrispondente della Bbc Tom Bateman racconta di aver udito diversi cori razzisti: «Morte agli Arabi», «Possano i vostri villaggi bruciare» e «Arabi figli di p**tana». Alcuni video diffusi su Twitter mostrano i giornalisti colpiti da pietre, bastoni e altri oggetti, mentre secondo quanto riporta il Times of Israel ad essere aggrediti sono stati anche diversi cittadini arabi della città. Alla manifestazione, insieme a migliaia di giovani di simpatie nazionaliste, hanno partecipato anche diversi membri del governo-Netanyahu, compreso il discusso ministro della Pubblica sicurezza Itamar Ben-Gvir, leader del partito di estrema destra Potere Ebraico. «Gerusalemme sarà nostra per sempre», ha ribadito circondato dai suoi. Da anni, la Marcia delle bandiere si è trasformata in una dimostrazione di forza del movimento nazionalista ebraico. Al punto che, proprio in previsione del corteo, i cittadini palestinesi della zona hanno sbarrato le entrate di negozi e abitazioni per il timore di essere bersagliati.


La manifestazione è stata bollata come «una provocazione» dall’Autorità nazionale palestinese (Anp), mentre Hamas ha minacciato conseguenze. Due anni fa, l’organizzazione terroristica aveva risposto al corteo con il lancio di alcuni missili, dando vita a un’escalation durata 11 giorni. In risposta alla Marcia delle bandiere della destra ebraica, a Gaza City – non lontano dalla linea di demarcazione con Israele – si è poi svolta una contro-manifestazione: la «Marcia di bandiere palestinesi». Lungo i reticolati di confine, i dimostranti hanno issato centinaia di vessilli palestinesi, incendiato pneumatici e lanciato sassi contro i soldati israeliani, che hanno risposto lanciando gas lacrimogeni. In Città vecchia altri manifestanti hanno fatto volare in cielo alcuni palloncini a cui erano legate bandiere nazionali palestinesi.


Credits foto: EPA/ATEF SAFADI

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