Bruce Springsteen a Ferrara, Piantedosi sulle polemiche: «La vita va avanti: nessun soccorso tolto ad altri». Il silenzio del Boss sugli alluvionati

Il giorno dopo il primo concerto in Italia del cantautore statunitense, sui social monta la polemica per l’assenza di solidarietà durante l’evento alle popolazioni colpite dall’alluvione

«La vita deve comunque proseguire, laddove possibile, e senza offendere nessuno. È anche giusto dare un segnale di prosecuzione della vita in contesti come questo». Sono le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in risposta alle polemiche delle ultime ore relative al via libera dato per lo svolgimento del concerto di Bruce Springsteen ieri a Ferrara, mentre il maltempo che sta mettendo in ginocchio l’Emilia-Romagna. «È stato valutato dalle autorità locali che era sostenibile dal punto di vista logistico e che fosse un’occasione da non sprecare e da offrire alla cittadinanza – ha proseguito Piantedosi -. L’area del Ferrarese era fuori dal contesto dell’emergenza. C’è da dire che dal punto di vista logistico è stato possibile, senza sottrarre nulla a quello che era il dispositivo del soccorso». Molti fan del Boss, nei giorni a ridosso del concerto, hanno protestato perché le condizioni meteo impedivano loro di poter raggiungere Ferrara. È stata richiesta la cancellazione o il rinvio dello show, e molti hanno deciso di rivendere i biglietti già acquistati. Il concerto alla fine c’è stato, con 50mila persone accorse anche dall’estero per seguire il Boss, per un concerto di tre ore che i fan hanno seguito da un terreno fangoso, ma comunque praticabile.


Le accuse sul silenzio del Boss

Polemiche anche contro lo stesso Springsteen, accusato di non aver speso nessuna parola per le vittime del maltempo che ha colpito la regione. L’organizzatore dell’evento, Claudio Trotta, mercoledì aveva annunciato che quella di ieri sarebbe stata «una giornata memorabile», difendendosi dalle accuse per la mancata cancellazione dello show: «Se avessimo pensato solo al business come hanno detto in tanti, quando siamo stati sommersi da 500 millimetri d’acqua in pochi giorni avremmo attivato l’assicurazione ma avremmo impedito a 50mila persone di seguire il Boss, e quest’opzione non la ritenevo giusta. È una decisione e ne sono responsabile». In tutta risposta, Paolo Zaccagnini, giornalista musicale e amico di vecchia data di Springsteen, aveva definito le parole di Trotta «da galera, pensa a guadagnare, mentre i fan ragionano più di lui», per poi precisare che «Bruce non sa niente (di quello che sta accadendo in Emilia Romagna, ndr). O meglio, avrà intuito qualcosa, ma non la catastrofe. Se lo sapesse avrebbe annullato tutto». Ma ora si è aperto un nuovo fronte, perché sono in molti a chiedere che parte dei ricavati dell’evento vengano devoluti per aiutare le zone colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna.


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