Ferrara si prepara al ritorno di Bruce Springsteen in Italia: zona rossa, quasi 1000 steward, e un super-commissario

Giovedì 18 maggio la prima tappa italiana del Boss

Mancano pochi giorni al concerto di Bruce Springsteen a Ferrara e, in vista dell’arrivo del Boss, in città fervono i preparativi. Sono circa 900 gli addetti ai lavori per il concerto in programma per il 18 maggio al parco Bassani, di cui 500 sono per l’allestimento del palco. L’evento del rocker americano porterà in città oltre 50mila persone, che già hanno fatto registrare il tutto esaurito negli hotel della zona. «È da due anni che ci prepariamo – spiega il sindaco di Ferrara Alan Fabbri oggi al Corriere -. Il concerto doveva essere nel 2021, ma il Covid ha bloccato tutto. Poi l’anno scorso c’è stata l’ufficializzazione di Ferrara come prima data del tour di Bruce in Italia». Da quando è arrivata la conferma, in città si è avviata la macchina organizzativa. Il leghista Fabbri ha assoldato per l’occasione Fernando Ferioli, ex sindaco di Finale Emilia in prima linea nella gestione del post-terremoto del 2012, nel ruolo di Event project manager. Ai 900 addetti ai lavori si sommano 550 agenti di sicurezza. Per il giorno del concerto, infatti, è stato studiato un piano di mobilità ad hoc, che scatterà a partire dalla mezzanotte del 18 maggio. Ci saranno tre zone: una zona rossa off limits sia per le auto che per i pedoni; una zona arancione aperta solo per il transito pedonale e dei veicoli dei residenti; una zona gialla per residenti, studenti e gli operatori delle attività. Non tutti sono d’accordo con il maxi piano messo a punto dal sindaco Fabbri. A suscitare qualche polemica è anche la location scelta per il concerto: un parco pubblico. «È un evento unico, che permetterà di far conoscere al mondo la nostra meravigliosa Ferrara che accoglierà al meglio gli spettatori», ha replicato il primo cittadino. E a mettere tutti d’accordo potrebbe pensarci proprio la musica del Boss.


Credits foto: EPA/Alejandro García


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