Anche Sgarbi stronca il nuovo logo del ministero dell’Istruzione: «Espressione indecorosa della fantasia malata dei creativi»

«Bene ha a fatto il ministro Giuseppe Valditara – ha aggiunto il critico – a sconfessare la proposta del nuovo logo pensato per il suo dicastero, limitandone l’uso a soli due giorni».

Il nuovo (e già vecchio) logo del Ministero dell’istruzione e del Merito guidato da Giuseppe Valditara non sembra aver riscosso molto successo: ha sin da subito scatenato l’ironia dei social, e oggi è stato bocciato anche dal sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, che lo ha definito senza mezzi termini una «indecorosa espressione di creativi vanitosi e impotenti». La stroncatura è arrivata nel corso dell’intervento del critico al Salone del Libro di Torino, dove Sgarbi si trovava per presentare il suo libro ‘Scoperte e rivelazioni’. «Bene ha a fatto il ministro Giuseppe Valditara – ha affermato – a sconfessare la proposta del nuovo logo pensato per il suo dicastero, limitandone l’uso a soli due giorni».


Dopo l’amara accoglienza riservata al simbolo, infatti, viale Trastevere è intervenuto per minimizzare, specificando che si tratta solamente «una grafica creata per i canali social, il cui utilizzo sarà temporaneo, fino al prossimo 22 maggio, e limitato a due soli eventi che vedono la partecipazione del Mim», l’acronimo del Ministero. «Si tratta della solita, indecorosa espressione della fantasia malata di alcuni creativi, che credono di potere fare gli spiritosi, e di modernizzare anche i caratteri tipografici. Ne è stato vittima questa volta il ministero dell’Istruzione e del Merito, ieri la Capitale italiana della Cultura, Brescia. La politica non può fare peggio di loro», ha infierito oggi Sgarbi. Per poi concludere ricordando che lui ha affidato il logo per il Comitato delle celebrazioni di Canova «a Oliviero Toscani. Non era difficile per avere un buon risultato».


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